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Il Comune di Vibo Valentia

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VIBO VALENTIA – Una manifestazione di interesse per individuare un alloggio che possa essere destinato ad ufficio scolastico e quindi arrivare alla data di inizio delle lezioni in assoluta tranquillità per farle svolgere in tutta sicurezza a seguito dell’emergenza sanitaria Covid-19. Una decisione inevitabile e già ventilata dalla Giunta che ha deliberato l’atto amministrativo il quale fonda la sua ragione sulla rilevazione dei fabbisogni emersa dal confronto con le istituzioni scolastiche del capoluogo; da qui la necessità di effettuare una ricognizione, sul territorio, al fine di verificare la sussistenza di uno o più immobili da acquisire in locazione passiva, da adibire temporaneamente ad uso scolastico per l’anno 2020/2021, in considerazione anche dell’avvenuta partecipazione all’avviso pubblico del Ministero dell’Istruzione che ha erogato per palazzo Luigi Razza la somma di 150mila euro.

Pertanto l’avviso pubblico di manifestazione d’interesse è finalizzato ad individuare strutture e immobili disponibili ed idonei ad essere destinati ad uso scolastico, e questo non costituisce avvio di alcuna procedura di gara pubblica, né promessa di contrattazione, né diritto di opzione, essendo il carattere di tale procedimento puramente ricognitivo e non costituisce obbligo per l’Ente, che si riserva la facoltà di non acquisire in locazione passiva alcun immobile, anche se avente i requisiti richiesti con l’avviso.

L’immobile individuato (che potrà anche ricadere nelle frazioni Vena e marine, o in aree direttamente adiacenti) dovrà ospitare le aule didattiche con i relativi servizi meglio specificate nell’avviso e che la manifestazione di interesse è aperta anche ad immobili aventi consistenza inferiore a quella totale richiesta. Andando nello specifico dell’atto a firma del segretario comunale Domenico Libero Scuglia, l’immobile (o gli immobili) dovrà ospitare, per un periodo presumibilmente non inferiore 12 mesi, classi da dislocare eventualmente anche in più sedi: 19 aule di scuola per l’infanzia (totale 350 alunni); 12 di scuola primaria (totale 250 alunni) e tre di scuola secondaria di primo grado (totale 80 alunni, in buona sostanza 26 ad aula, che ne fanno la cosiddetta “classe pollaio”), tutte ovviamente previste di servizi igienici per gli alunni divisi per maschi e femmine, servizi per disabili e per adulti, una eventuale palestra e altri spazi; ed un eventuale cortile esterno.

L’immobile deve avere preferenzialmente sviluppo della superficie al solo piano terra, con accesso autonomo e vie fuga e dovrà risultare di piena proprietà del proponente o piena disponibilità giuridica alla data di pubblicazione del presente avviso pubblico; essere consegnato libero da persone e cose e in buone condizioni di manutenzione, senza necessità di interventi per la sua immediata fruibilità; possedere illuminazione naturale adeguata, con presenza di finestre; essere dotato di locali adibiti a servizi igienici in numero sufficiente per la capienza dichiarata; essere dotato di impianti a norma e risultare conforme, relativamente alle denunce catastali, allo stato di fatto e di diritto esistenti e dotato di autonoma identificazione catastale con categoria compatibile all’uso scolastico.

Le proposte sopraggiunte saranno valutate dagli uffici preposti dell’Ente al fine di addivenire alle più utili determinazioni e l’Amministrazione si riserva di valutare la congruità del canone annuo offerto. Soddisfatto si è detto al riguardo l’assessore comunale ai Lavori pubblici, Giovanni Russo per il quale «si riuscirà ad arrivare all’inizio dell’anno scolastico senza problemi per gli studenti. Il governo, al quale ci eravamo rivolti, ha messo a disposizione il finanziamento e pertanto la situazione sta volgendo all’epilogo», ha concluso il rappresentante della giunta comunale.

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