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MILETO (VV) – Il processo per condurre Natuzza Evolo alla gloria degli altari è partito e verrà portato avanti «a tamburo battente». Lo ha annunciato il vescovo di Mileto Luigi Renzo, celebrando a Paravati la messa per il quinto anniversario della morte della mistica calabrese. Sono migliaia le persone accorse da Tutta Italia nella frazione di Mileto, in provincia di Vibo Valentia, per per la celebrazione che si è svolta nel piazzale davanti alla nascente chiesa dedicata al “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime”.

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Renzo ha annunciato che postulatore della causa sarà il sacerdote della diocesi di Cosenza don Enzo Gabrieli e nei prossimi giorni sarà inviata in Vaticano, alla Congregazione delle cause dei santi, la richiesta di autorizzazione formale, dato che sono trascorsi i 5 anni previsti dalla norma canonica prima di avviare l’iter di santificazione. Il primo nulla osta è arrivato invece nelle scorse settimane dalla Conferenza episcopale calabra.

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Il primo novembre del 2009 la mistica di Paravati, principale frazione di Mileto, Natuzza Evolo moriva all’età di 85 anni. Una vita trascorsa nel segno della preghiera, la sua. E nel corso degli anni sul suo corpo si verificarono misteriosi fenomeni che non hanno trovato spiegazione scientifica: dalle ferite sanguinanti alle emografie, fino agli stati di trance. Fenomeni che la donna ha sempre vissuto con umiltà e in spirito d’obbedienza alla Chiesa, nonostante le schiere di persone che venivano a incontrarla. A tutti, lei raccomandava la preghiera e su sua ispirazione sono nati e si sonodiffusi in tutto il mondo i “Cenacoli di preghiera”

Nel giorno del quinto anniversario della morte, la tomba di Natuzza, che si trova all’interno della cappella della Fondazione è stata visitabile a partire dalle 8 e per tutta la giornata. Alle 10 l’inizio della cerimonia con la celebrazione del Rosario e a seguire la lettura della supplica alla Madonna scritta proprio da Natuzza Evolo. Di seguito il presidente della Fondazione Cuore Immacolato rifugio delle Anime, don Pasquale Barone, ha rivolto un saluto ai fedeli presenti per poi cedere la parola al vescovo che ha celebrato la messa.

Per l’occasione Paravati è stata presa d’assalto dai pullman arrivati da tutta la Calabria e da altre regioni italiane.

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