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VIBO VALENTIA – «Un simbolo della città che tornerà a risplendere». Queste le parole del sindaco Maria Limardo nel commentare il passaggio sotto le competenze del Comune della storica Tonnara di Bivona. Un iter intricato, caratterizzato da ben 37 incontri ufficiali che la dicono lunga sulle lungaggini della macchina burocratica. Un percorso reso ancor più irto per la presenza di quattro enti interessati: Comune, Demanio, Mibact e Flag dello Stretto. Ma, con la sottoscrizione della convenzione, Palazzo Luigi Razza potrà finalmente avviare quelle attività per riportare a nuova vita il sito e soprattutto i suoi barconi presenti all’interno che, nel corso degli anni, sono stati esposti agli agenti atmosferici e del tempo. Al suo interno, una volta terminati i lavori di restyling, grazie al milione di euro disposto dalla Regione, si potranno ospitare il Museo del Mare e il Centro di tutela delle aree costiere.

E sono stati proprio i locali della Tonnara a fare, stamani, da contesto alla conferenza stampa alla presenza, oltre del primo cittadino di Vibo, degli assessori comunali Daniela Rotino (Cultura), Pasquale Scalamogna (Urbanistica), dell’assessore regionale agli attrattori culturali Rosario Varì, del presidente del Flag dello Stretto, Antonio Alvaro, e di uno dei responsabili del sodalizio, Fortunato Cozzupoli.

«Oggi si chiude un complesso procedimento amministrativo che ha visto più enti lavorare in sinergia – ha esordito la Limardo – Un percorso lungo a riprova di quanto ancora la burocrazia sia in grado di rallentare lo sviluppo di una città, in questo caso sotto l’aspetto culturale e urbanistico. Ma adesso che la Tonnara è passata nella competenza del Comune di Vibo Valentia potremo finalmente attuare quei progetti che avevamo in cantiere. La concessione che abbiamo siglato ci consente di avere un milione di euro dedicato alla ristrutturazione immobiliare e dei barconi. Fin dal mio insediamento ho prestato moltissima attenzione su questa struttura e non ho mollato la presa neanche per un istante, seguendo ogni passo che potesse consentirci di rinverdire i fasti di questo monumento che custodisce la memoria storica della città; ci sono voluti ben 37 incontri ufficiali, senza contare quelli informali. Un’enormità ma ce l’abbiamo fatta. Per il restauro dei barconi si sono rese necessarie procedure che hanno visto lavorare insieme a noi Flag, Regione e Sovrintendenza, che ha indicato la figura del restauratore, nella persona di Mario Bomba, che si occuperà di riportare le imbarcazioni a nuova vita. Inizierà a farlo agli inizi di giugno per terminare la sua opera il prossimo settembre. L’anno successivo toccherà alle altre».

Il primo obiettivo sarà riattivare il Museo, che diverrà Museo del mare e della pesca e, al primo piano, una sala convegni e una sala lettura. Grazie alla convenzione dello scorso 28 dicembre, abbiamo recuperato un milione di euro per questo primo punto. Un altro piccolo finanziamento tramite “Vibo Capitale del libro” lo si farà sulla sala lettura nel mese di maggio in modo tale da inaugurarla. «Dopo mille peripezie, grazie al Sindaco, abbiamo presentato la scheda progettuale e abbiamo già in cassa il 40% dell’importo finanziato. Ad oggi stiamo predisponendo il bando per l’incarico di progettazione, mentre riguardo i barconi – ha affermato Scalamogna – dobbiamo aspettare una nuova trance di finanziamenti. Al contrario la Casa del rais e la sala lettura dovrebbero essere usufruibili a breve».

Per l’assessore Daniela Rotino quello di oggi è un «giorno importante perché restituisce alla città un bene identitario. Lasciamoci adesso alle spalle gli intoppi e qualche polemica perché è il momento di guardare avanti. Il progetto messo in campo è importante e la creazione del Museo del Mare e del Centro di tutela delle aree costiere, rappresenteranno un riferimento per tutti gli amanti dell’ambiente».

«Recuperare questi luoghi è importantissimo e la Regione intende valorizzarli, così come stiamo lavorando per recuperare tutte le vocazioni territoriali di questa provincia – ha commentato l’assessore Vari – La tonnara rappresenta un simbolo storico importante per la città, del fermento produttivo del territorio, che ha visto sfruttare una delle sue maggiori vocazioni, quella della pesca».

Per Alvaro e Cozzupoli, «il Flag ha voluto investire in un contesto che è un simbolo estremamente importante nell’ambito della civiltà marinara di un tempo. Un complesso che ha una sua identità e una storia importante in cui si svolgevano le attività economiche più importanti di quel periodo. L’impegno assunto con il sindaco è che il restauratore avvierà la sua attività a giugno per finirla entro agosto o a settembre magari con una manifestazione estiva».

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