X
<
>

La Biblioteca Calabrese di Soriano Calabro

Share
3 minuti per la lettura

E’ ancora bufera sulla Biblioteca Calabrese di Soriano con l’ex presidente Pino Ceravolo che replica all’attuale vertice dell’ente culturale in merito alla sua nomina e chiede il commissariamento. E intanto la storica struttura continua a rimanere chiusa al pubblico


SORIANO – «Un comunicato delirante e dal contenuto menzognero, diffamatorio e intimidatorio»; Così Giuseppe Ceravolo bolla le parole di Salvatore Inzillo, riportate l’altro ieri dal Quotidiano del Sud in merito alla situazione della Biblioteca calabrese, chiusa ormai da diversi mesi al pubblico per carenze sul piano della sicurezza.

LA BIBLIOTECA DI SORIANO E LA DISPUTA SULLA PRESIDENZA

Da tempo è in atto una disputa sulla legittimità della presidenza dell’Istituto: Ceravolo è stato dichiarato decaduto il 9 agosto 2024 con quello che egli ha definito un colpo di mano dell’assemblea, che al suo posto ha eletto Inzillo. Ceravolo ha contestato formalmente la legittimità di quell’assemblea. Per cui, allo stato, la Biblioteca si trova nella singolare situazione di avere due presidenti, ognuno dei quali rivendica la legittimità. Nella sua nota di ieri Inzillo ha accusato Ceravolo di usurpazione di titolo perché, a suo dire, continuerebbe a presentarsi come presidente del sodalizio, arrivando perfino a firmare documenti ufficiali con tale titolo. L’interessato ha annunciato anche la volontà di adire le vie legali a tutela dell’istituzione.

Ieri Ceravolo ha preso nuovamente posizione: «Ne avrei fatto volentieri a meno, perché tutto ciò non giova certo all’immagine della Biblioteca che invece avremmo tutti il dovere di tutelare. Quando però si minacciano azioni legali è giocoforza tutelarsi».

CERAVOLO REPLICA: “NOMINA DI INZILLO NON LEGITTIMA”

La replica di Ceravolo è messa, nero su bianco, in una lettera ad Inzillo nella quale ribadisce di non riconoscere «alcuna legittimità alla sua nomina perché eletto da un direttivo nominato da una frazione di soci, in luogo diverso da quello indicato e comunque nullo perché scaturito da un’assemblea illegittimamente convocata da persona che, a norma di statuto, era priva di titolo e funzione», e cioè dalla direttrice Iannelli.

Accusando Inzilllo di occupare illegittimamente la carica di presidente, Ceravolo afferma di aver informato finora dell’illecita situazione solo le competenti autorità amministrative, senza cioè adire le vie legali: «Questo per rispetto alla Biblioteca, a quello che essa rappresenta e alle istituzioni di controllo. Sono regolarmente in carica ed intendo continuare ad esercitare il mio ruolo. Continuerò dunque a svolgere le mie funzioni di presidente e legale rappresentante, in attesa che si pronunci l’autorità da lei adita». La lettera si conclude con un invito formale ad Inzillo ad evitare che la gloriosa Biblioteca «venga trascinata in polemiche dannose. Per quanto mi riguarda, ho troppo rispetto dell’Istituto e di me stesso per consentirlo».

“COMMISSARIARE LA BIBLIOTECA CALABRESE DI SORIANO”

Una situazione, come si vede, indubbiamente spinosa e mortificante vista la cifra culturale della Biblioteca, dalla quale sarebbe bene uscire al più presto. Già ma come? Ad avviso di Ceravolo la strada è una sola e cioè che la Regione si attivi concretamente e ne decida il commissariamento: «Pur essendo il presidente legittimo, non ho nessun problema a farmi da parte, cosa che spero voglia fare anche il “presidente” abusivo Inzillo, se davvero ha a cuore, come dice, il bene della Biblioteca. Un commissariamento che ripristini rapidamente la legalità degli organismi, per poi arrivare ad una nuova elezione che, unita al superamento delle criticità antincendio, ne consenta finalmente la riapertura. A beneficio di tanti studiosi e di quanti, i sorianesi in primis, amano davvero la cultura».

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE