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MILETO – Oltre 25mila persone giunte da tutta Italia si sono ritrovate a Paravati, principale frazione di Mileto, per il tradizionale raduno dei cenacoli di preghiera, nuclei di preghiera ispirati dalla mistica Natuzza Evolo, in occasione della “Festa della Mamma”. Un raduno che negli anni è cresciuto divenendo assieme al raduno che si svolge a novembre, l’evento culminante dell’anno per la Fondazione Cuore Immacolato di Maria rifugio delle anime, ente religioso creato sempre sulla spinta di Natuzza.

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Quest’anno la manifestazione religiosa si è caratterizzata anche per un’altra importante ricorrenza. Infatti, proprio il 13 maggio 1987, ossia 25 anni fa, nasceva l’Associazione Cuore Immacolato di Maria rifugio delle anime che alcuni anni più tardi si trasformerà in fondazione e che costituisce il punto di partenza istituzionale del progetto della Villa della gioia, il grande complesso architettonico a sfondo religioso e assistenziale che sta sorgendo a Paravati con al centro il santuario mariano. 

Come ogni anno l’appuntamento ha registrato l’afflusso di pellegrini e fedeli da ogni parte della Calabria e dell’Italia che si sono riuniti nella frazione della città normanna per pregare assieme la Madonna dapprima durante la solenne processione per le vie del paese della Statua del Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime, scolpita sulla base delle indicazioni fornite dalla mistica scomparsa il primo novembre 2009 e raffigurante la Madonna così come sarebbe apparsa a Natuzza nel corso delle sue numerose visioni mistiche, e a seguire a partire dalle 10,30 durante la recita del Rosario e poi durante la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, Luigi Renzo. 

Nel corso della sua omelia il presule di Mileto ha ringraziato i presenti accorsi «in questa valle della gioia, in questo luogo di pace per il 25° anniversario della Fondazione», ma ha anche ringraziato i cenacoli di preghiera «ispirati dalla Madonna e dal Signore» ma sorti in terra «grazie a Natuzza che ha fatto da tramite affinché i cenacoli nascessero». Sulla causa di beatificazione della mistica di Paravati «non ci sono ancora novità ma – ha garantito il vescovo – l’attenzione è attuale e intensa» e a dimostrazione di ciò Renzo ha svelato che lo speciale andato in onda su Rai Uno Venerdì di Pasqua subito dopo la Via Crucis del Papa che racconta la vita di Natuzza Evolo «è stato voluto dall’alto» con ciò facendo comprendere che la trasmissione andata in onda proprio in quel giorno carico di significati religiosi sarebbe frutto anche di una precisa volontà proveniente da ambienti del Vaticano.

Ricordando poi che «a Natuzza vogliamo guardare come modello di fedeltà al Signore e alla chiesa» Renzo ha proseguito evidenziando come il 13 maggio sia una «giornata carica di memoria perché il 13 maggio 1981 c’è stato l’attentato al beato papa Giovanni Paolo II che influenzò tutto il suo pontificato, ma il 13 maggio 1917 a Fatima c’è stato il dono all’umanità dell’apparizione della Madonna ai tre pastorelli». Infine il presule ha rimarcato l’importanza dell’amore intenso nel senso cristiano «non di sentimento o emozione ma nel significato di dare» essere pronto al sacrificio per il bene dell’altro.

La giornata, dopo la celebrazione eucaristica è proseguita con varie preghiere e canti di fede che hanno preceduto l’apertura della cappella che ospita la tomba di Natuzza Evolo permettendo in tal modo, fino a sera, alle migliaia di persone giunte a Paravati di fare visita al luogo di eterno riposo della donna di fede per rivolgerle un’ultimo saluto.

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