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L'artista Franco Petrolo

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SANT’ONOFRIO – Ha stabilito da tempo la sua residenza a Gioia Tauro, dove fa incetta di riconoscimenti e stima da parte di associazioni e istituzioni; ha in agenda esposizioni a Milano (a luglio) e a Roma (a dicembre): Franco Petrolo è un’artista ormai da tempo proiettato su scenari extra-regionali, avendo guadagnato il consenso della critica e il favore del pubblico per le sue opere pittoriche che sorprendono soprattutto per il tratto originale e per l’uso del colore, disinvolto e al tempo stesso convincente.

Il legame con la sua comunità d’origine, Sant’Onofrio, è ancora forte e fecondo ma, ad ulteriore testimonianza di una fama che ha travalicato i confini regionali, l’ennesimo riconoscimento per il maestro è arrivato da fuori regione. Petrolo è stato infatti insignito del Premio alla carriera all’Expo Arte Roma piazza Bologna. Un encomio riconosciutogli per l’impegno ultradecennale nell’arte e nel sociale.

Due le opere inedite che il pittore ha presentato nell’occasione del premio: “Campagna del Sud” e “I fiori e le stelle”. Quadri che hanno fatto parlare la giuria di «coloristica elevata e cromatica composizione. Petrolo – è stato detto – dimostra tutto il suo talento artistico in modo creativo e geniale».

Un riconoscimento di grande valore celebrato anche nella sua città d’adozione, Gioia Tauro, dove l’Associazione pensionati, con la quale Petrolo ha avviato un intenso sodalizio artistico, ha promosso una serata in onore del maestro santonofrese. Proprio nella cittadina della Piana, Petrolo ha realizzato importanti opere di arte pubblica come il murales che campeggia sul muro perimetrale della sede dell’Associazione pensionati e, più recentemente, gli affreschi che abbelliscono il consultorio cittadino. Ma sono innumerevoli le mostre che, in più di 50 anni di feconda attività, l’apprezzato artista ha collezionato in tutta Italia. Così come numerosi sono i riconoscimenti ricevuti in Calabria (premio città di Pizzo 2001 e Regione Calabria 2006 su tutti) e in Italia e di cui il premio romano alla carriera è solo l’ultimo (ma certamente non conclusivo) meritato sigillo.

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