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L'incontro tra i ragazzi e Papa Francesco

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TROPEA (VIBO VALENTIA) – E’ stata un’esperienza indimenticabile, quella che hanno vissuti tre ragazzi dell’Azione cattolica della Diocesi di Mileto-Tropea-Nicotera e che si porteranno sempre nel cuore. Sono stati a Roma da papa Francesco, per portargli gli auguri di un santo Natale.

A rappresentare la sezione italiana dell’Acr, sono stati Giorgia Cirillo della parrocchia del Santo Rosario di Tropea, Andrea Messina della parrocchia di Sant’Onofrio e Lory Morena educatrice Acr della parrocchia di Vibo Marina. Con il presidente diocesano Paolo Giannini e l’assistente diocesano mons. Saverio Di Bella, la loro partenza verso la Capitale è stata preceduta da un incontro formativo con il vescovo della diocesi Mileto –Nicotera – Tropea, Attilio Nostro.  E poi il viaggio per incontrare il Papa.

Durante l’incontro, in un clima di grande familiarità, il papa ha invitato tutti a farsi «prossimi ai familiari, agli amici, ai coetanei, ai bisognosi» senza aspettare che siano gli altri a fare qualcosa per loro.

«Si può sempre essere missionari del Vangelo, ed esserlo ovunque, a partire dagli ambienti in cui si vive: in famiglia, a scuola, in parrocchia, nei luoghi dello sport e del divertimento. Ma per fare questo, per assumere lo stile di Gesù, per essere suoi testimoni, bisogna prima stargli vicino, fargli posto. Non abbiate paura di dedicargli tempo nella preghiera – ha esortato Sua Santità – di parlargli dei vostri amici, di chiedergli forza nelle difficoltà, di raccontargli quando siete felici e quando avete paura, di chiacchierare di tutto con Lui». I nostri ragazzi, per mano di Andrea, gli hanno fatto dono di un quadro; mentre Giorgia gli ha scritto una lettera attraverso la quale recapitargli le preghiere di amici, parenti, insegnanti e di tutti coloro che si sono affidati a lei. «Te le consegno con la forte speranza che saranno esaudite avendo tu pass speciale per entrare in contatto con Gesù. Santissimo Padre le mie preghiere sono innanzitutto per te affinché il Signore Gesù ti accompagni lungo la tua vita di pastore della chiesa. Voglio pregare poi per tutte le persone povere e bisognose e come diceva il nostro Beato Don Francesco Mottola per i “nuiu du mundu” (gli ultimi di questo mondo) e per tutte le persone che si sono allontanate da Dio affinché ritornino presto da Lui. Infine, – prosegue la lettera – voglio pregare con te, caro Papa Francesco, affinché per questo Natale anche le Nazioni più povere possano ricevere il dono dei vaccini per avere anche loro la possibilità di vincere la battaglia contro il Covid 19».

Giorgia ha terminato la sua lettera con gli auguri di Buon Natale da parte della Parrocchia del Santo Rosario di Tropea. Papa Francesco, per il quale ognuno è “una persona unica”, ha ricordato a tutti i ragazzi dell’Acr, in prossimità del Natale, che «Gesù è venuto al mondo bambino e crede in un mondo a misura di bambino. Così vi vede Gesù, che vi ama come siete, anche se qualcuno non vi considera e può pensare che contiate poco». Bisogna invece guardare avanti con fiducia e speranza, senza malavoglia e lamentele che rovinano la vita. Coltivare sempre un sano umorismo «Non dimentichiamo che il primo atto di carità che possiamo fare al prossimo è offrirgli un volto sereno e sorridente» ha aggiunto il papa. Inoltre, ha sottolineato a tutti loro lo stile di Dio che si descrive in tre parole «vicinanza, compassione e tenerezza».

Esperienza unica e indimenticabile per questi ragazzi.

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