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La scrittrice Giusy Staropoli Calafati

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LA “FONDAZIONE Bellonci” ha reso nota la lista dei libri presentati all’edizione 2022 del “Premio Strega”. Spetta ora al Comitato direttivo del premio scegliere i 12 titoli che si disputeranno l’ambito premio. La dozzina sarà annunciata giovedì 31 marzo in una conferenza stampa che si terrà presso la Camera di Commercio di Roma nella Sala del Tempio di Adriano. Tra i 74 titoli si fa spazio anche “Terra Santissima”, il nuovo romanzo della scrittrice vibonese Giusy Staropoli Calafati edito da Laruffa editore. “Terra Santissima” viene proposto allo “Strega” da Corrado Calabrò, giurista, scrittore e tra i più importanti poeti italiani contemporanei.

La copertina del libro

«Lo “Strega” – afferma l’autrice – è uno dei premi italiani più prestigiosi e importanti per uno scrittore. Ci sono passati i più grandi. Da Flaiano a Pavese, a Moravia, a Elsa Morante fino a Corrado Alvaro. Ed io, comunque andrà a finire questa avventura, che se anche si fermasse qui ho realizzato un grande sogno, è a lui Corrado Alvaro che voglio dedicare la candidatura al premio Strega di “Terra Santissima”. A lui e a Francesco Perri. A lui, a Francesco Perri e a Mario La Cava. Al trittico delle lettere: a Saverio Strati-Carmelo Filocamo-Walter Pedullà. Sono loro i padri della scuola alla quale mi sono formata. Alla Calabria che con passione e orgoglio mi onorerò di rappresentare. Essere proposta allo “Strega” è un risultato importante. Ma è soprattutto la ricompensa a non avere mollato mai, ad averci sempre creduto, e crederci ancora. E perché forse la letteratura davvero potrà salvare la Calabria».

Allo “Strega”, con “Terra Santissima”, viene proposta la Calabria. San Luca, Polsi, Pietra Cappa, tutto l’Aspromonte: «Il coraggio dei calabresi, la dignità descritta da Alvaro. Mia madre e mio padre. I miei nonni, i miei figli, ma soprattutto gli uomini e donne in grado di resistere quotidianamente “al dubbio che vivere rettamente sia una cosa inutile”. Ora non mi resta che incrociare le dita. E che più persone possibili lo possano leggere. In Calabria, in Italia. Ovunque».

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