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I tifosi in festa in piazza Martiri d'Ungheria meglio conosciuta come piazza Municipio a Vibo

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VIBO VALENTIA – La sofferenza dei rigori è stata spazzata via dalla gioia al secondo rigore parato da Gigio Donnarumma a Sakà. E così la festa ha potuto avere inizio anche nella provincia di Vibo. Una gioia incontenibile dopo la tremenda delusione del 2012.

Erano 15 anni, dalla cavalcata mondiale che ci consegnò il titolo del 9 luglio 2006, che l’Italia sportiva non festeggiava una vittoria ad un campionato internazionale. Un evento, quello, offuscato tuttavia dalla tragedia dell’alluvione abbattutasi sulla città appena 6 giorni prima. Ieri sera, invece, la felicità è stata possibile assaporarla appieno.

Prima le trombette e i fuochi d’artificio, poi la transumanza in massa verso la città capoluogo, destinazione piazza Municipio. E chi non ha potuto recarsi, ha continuato a festeggiare nei propri paesi.

Circa 15 minuti dopo la conclusione della partita la Statale 18 e tutte le principali arterie viarie che conducono al capoluogo hanno iniziato a veder sfilare auto su auto, clacson sonanti, bandiere sporte dal finestrino, musica a palla e doppie frecce. Scene analoghe a Vibo Marina, Pizzo, Serra San Bruno, Tropea, Nicotera ma anche nei piccoli centri, per una provincia vibonese che si è tinta di verde-bianco-rosso.

La folla, almeno 5mila persone (senza contare chi faceva la fila in macchina) si è, come detto, riversata in piazza Municipio iniziando a cantare, ad abbracciarsi, a sventolare il tricolore. I volti delle persone dipinti con i colori della bandiera italiana, i cappelli dello stesso cromatismo e poi gli immancabili fuochi d’artificio esplosi a più riprese.

I festeggiamenti sono andati avanti fino a notte fonda (ben oltre le 3.00) e poco importa che poche ore dopo molti sarebbero dovuti tornare al lavoro. Sì, perché questa sera di svago ce la siamo meritata dopo un anno e mezzo di pandemia; perché ieri sera è stato più bello essere italiani.

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