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VIBO VALENTIA – Il Tribunale Federale Nazionale ha dichiarato inammissibile il ricorso della Vibonese: la società calabrese, retrocessa sul campo nella stagione 2016/2017 dopo la sconfitta nei play out con il Catanzaro, a seguito della richiesta esclusione del Messina, aveva chiesto di essere reintegrata nell’organico del campionato di Lega Pro essendo la prima squadra esclusa dal campionato.

Lo scorso agosto, dopo una prima dichiarazione di inammissibilità del ricorso da parte del Tribunale Federale Nazionale, aveva proposto reclamo davanti alla Corte Federale D’Appello, che accogliendo il ricorso aveva disposto la retrocessione del Messina all’ultimo posto del Campionato di Lega Pro (stagione sportiva 2016/2017) determinando la possibile reintegrazione della Vibonese nel Campionato di Serie C per la stagione sportiva 2017/2018.

A seguito dell’impugnazione davanti al Collegio di Garanzia dello Sport da parte del presidente della FIGC e della Lega Italiana Calcio Professionistico, le Sezioni Unite del supremo organo di giustizia sportiva lo scorso 19 ottobre avevano accolto il ricorso, annullando per l’effetto la decisione della Corte D’Appello Federale e rinviando la questione al Tfn per ogni successiva determinazione.

Il Tfn, Sezione Disciplinare, presieduto da Cesare Mastrocola ha, inoltre, sanzionato cinque società di Lega Pro per violazioni Co.Vi.So.C.: penalizzazione di 3 punti in classifica per l’Akragas Città dei Templi, penalizzazione di 2 punti per l’Arezzo e penalizzazione di 1 punto per Santarcangelo, Matera e Fidelis Andria. Inibizioni anche per i rispettivi dirigenti. Sempre in merito a violazioni CO.Vi.So.C., il Tribunale ha accolto il deferimento del procuratore federale, infliggendo l’inibizione di 10 mesi ad Antonio Caliendo, all’epoca dei fatti amministratore unico e legale rappresentante del Modena, e disponendo la penalizzazione di 5 punti in classifica da scontarsi qualora la società emiliana si iscriva ad un qualsiasi campionato organizzato dalla Figc.

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