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Molte aziende italiane stanno già procedendo ad accordi individuali di lavoro in smart working anche per favorire un miglior esercizio della genitorialità ad entrambi i genitori

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Gli ultimi 18 mesi, quelli che vanno dal marzo del 2020 a questi giorni, hanno lasciato in eredità al mondo e quindi all’Italia – che è ai primi posti nella brutale classifica dei Paesi più colpiti dal Coronavirus – una realtà complessa, sotto tutti i punti di vista, e che esige di essere scandagliata a fondo per comprenderne potenzialità e rischi.

Ecco perché le istituzioni formative sono state chiamate a riformare in maniera complessiva il loro agire, dalle metodologie d’insegnamento a un ampliamento della propria offerta da presentare alle nuove generazioni, anche adeguandola ad un mercato del lavoro “sconquassato” dalla pandemia. Come Università Suor Orsola Benincasa, sotto la guida del Rettore Lucio d’Alessandro, abbiamo e stiamo lavorando per mettere a disposizione degli studenti un ventaglio di saperi che sappia fondere la plurisecolare tradizione formativa del nostro Ateneo con le esigenze rinnovate del presente e del futuro.

Non da oggi è stato fondato il primo corso di laurea italiano specificamente dedicato alla Green Economy e un corso di laurea magistrale declinato sulla sostenibilità economica ed ambientale. Scelte studiate e progettate anche con i rappresentanti del mondo delle imprese e delle professioni con l’obiettivo di fornire agli allievi strumenti e opportunità di inserimento immediato nel mercato del lavoro in quello che si annuncia uno dei settori di punta dei prossimi decenni, già a partire dalla sfide previste dal Recovery Fund.

Del resto la vocazione professionalizzante dell’Ateneo, d’altro canto, è confermata dai risultati dell’ultimo rapporto AlmaLaurea: per il Suor Orsola è stimata al 78,1% l’efficacia del titolo di studio ad un anno dalla laurea (un dato che misura la spendibilità nel mercato del lavoro del titolo conseguito e l’utilizzo nel lavoro delle competenze acquisite durante il corso di studio), rispetto al 66% del dato nazionale e al 65,9% del dato relativo alle altre Università della Campania.

L’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli secondo i dati dell’ultimo rapporto Almalaurea è tra gli Atenei italiani con i risultati di placement più elevati. Un lavoro che prosegue con uno specifico Ufficio di Job Placement riservato agli studenti dei Master e dell’intero comparto post lauream.

Appare allora evidente che il grande punto di forza del Suor Orsola sia la capacità di aderire alle richieste più impellenti del mercato, grazie anche ad una ormai storica e consolidata rete di relazioni con le maggiori aziende del tessuto produttivo italiano. È così, ad esempio, che nell’ambito del corso di laurea in Beni culturali (fondato da primi in Italia nel 1991) sono nati insegnamenti come ‘Digitalizzazione del patrimonio culturale’, ‘Gamification dei beni culturali’, ‘Turismo 4.0’, ‘Management museale e progettazione dei musei virtuali’. Ed è con questo spirito che nascono tutti i percorsi di alta formazione ideati dal Centro di Lifelong Learning di Ateneo. Tra Master di I e II livello, Corsi di perfezionamento e Corsi di formazione siamo giunti ad oltre 40 diversi percorsi costitutivi di un’offerta formativa di elevata qualità (presente in modo completo su www.unisob.na.it/dopolaurea) che, per l’anno accademico 2021/2022 si allarga ulteriormente, con l’obiettivo di formare nuove professionalità in grado di rispondere anche alle nuove emergenze dei disagi causati dalle restrizioni e dalla paura dell’era pandemica offrendo una didattica integralmente digitale, con lezioni svolte in modalità sincrona ma al tempo stesso registrate e fruibili in qualsiasi momento.

Ponendoci nel solco tracciato da Elisa Frauenfelder, la grande Maestra della pedagogia italiana, presentiamo corsi nel settore dei disturbi specifici dell’apprendimento (DSA), della psicopedagogia scolastica e della prevenzione del disagio giovanile, con particolare riferimento ai soggetti in situazioni di svantaggio socio-culturale, disabilità, disturbi della sfera affettivo-relazionale. O nei settori della psicopatologia dell’infanzia con la previsione di due aree specialistiche (una per gli psicologi ed una per i professionisti dell’educazione) e delle problematiche dell’adolescenza, dove vengono fornite competenze specialistiche per la realizzazione di interventi “mirati” di educazione e supporto anche in risposta a specifiche criticità, come quelle del bullismo e soprattutto del cyberbullismo.

Il cosiddetto “comparto scuola” è arricchito altresì da Master di strettissima aderenza ai bisogni reali e mutati del mercato del lavoro, come quello per «Animatore digitale» che fornisce anche elevate conoscenze e competenze per specializzarsi nella formazione a distanza. E ancora quelli dedicati alle nuove frontiere dell’«e-government delle Pubbliche Amministrazioni», delle «medical humanities» e della gestione delle risorse umane al tempo della transizione digitale. Nuove grandi sfide per il Paese e per i giovani che sapranno cogliere queste nuove opportunità.

Fabrizio Manuel Sirignano

Professore ordinario di Pedagogia generale all’Università Suor Orsola
Benincasa e direttore del Centro di Lifelong Learning di Ateneo

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