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SOLOFRA- Giuseppe Friscuolo lascerà la stazione dei Carabinieri di Solofra. Non si tratta di un trasferimento, per cui stando alle intercettazioni captate nel 2016 dai suoi colleghi del Nucleo Investigativo di Avellino avrebbero brigato politici locali e regionali, arrivando anche a cercare qualche aggancio a Roma per allontanare quel sottufficiale «scomodo» ma una vera e propria promozione, quella che lo farà cambiare sede. Per la cittadina conciaria non si tratta del normale avvicendamento di un rappresentante delle forze dell’ordine, proprio per quello che ha rappresentato il luogotenente nei quasi dieci anni alla guida dell’avamposto dell’Arma di Via Fratta. Dalla caccia nei canali della Solofrana ai veleni scaricati nel fiume alle indagini più delicate sulla pubblica amministrazione (quelle legate alla maxi inchiesta sugli abusi edilizi che aveva portato a 118 rinvii a giudizio ndr) passando per il contrasto alle piazze di spaccio sgominate con l’operazione Domus e al contrasto ad un fenomeno che si è rivelato utile anche per ricostruire la tela dell’omicidio Tornatore, quello di un giro di usura e false fatturazioni. Queste solo per citare alcune delle più significative operazione che il sottufficiale dell’Arma ha condotto nella cittadina conciaria. Un lavoro che lo ha portato anche a dover subire attacchi velenosi. Non solo il «corvo» che si dilettava contro di lui ma anche dei veleni sui suoi familiari. Attacchi bassi ma anche grandi apprezzamenti. Più esterni che in casa, ricordando il celebre motto «nemo propheta in patria». La stima nei suoi confronti da parte del Procuratore della Repubblica di Avellino, Rosario Cantelmo, che nel gennaio del 2017, dopo i giorni caldi delle intercettazioni finite sui media nazionali che riguardavano proprio le presunte trame per trasferirlo, aveva lanciato un messaggio ed un attestato di riconoscimento preciso a Friscuolo. Al termine della conferenza stampa per l’operazione Domus, infatti, aveva usato queste parole: «Sono contento che continua ad essere Friscuolo il comandante di Solofra». Ma anche l’Arma non aveva mai nascosto la sua stima nei confronti del luogotenente. Quando era ancora maresciallo, infatti, nel giugno del 2010 era stato premiato a Napoli, in occasione della festa dei carabinieri come il miglior comandante di stazione dell’intera regione Campania. A premiarlo era stato il generale C. A. Maurizio Scoppa comandante interregionale dell’Arma ed il Gen. D. Franco Mottola. Il maresciallo Friscuolo , che aveva assunto il controllo della stazione di Solofra da un breve lasso di tempo , dopo una lunga esperienza al Nucleo Investigativo nelle indagini che avevano riguardato il clan Graziano in particolare, era già riuscito però ad imprimere grande vitalità all’azione dei carabinieri sul territorio. Molte le operazioni portate a termine sul fronte della sicurezza ambientale e del lavoro oltre ai controlli effettuati in tema di ordine pubblico. Confermate e valorizzate nei nove anni successivi. Non è un caso che anche i cittadini avessero nella stazione di Fratte un punto di riferimento, tanto che a lui furono consegnate le settemila firme relative al caso sull’acqua al tetracloroetilene.

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