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AVELLINO – Calcio, basket, palestra e piscina comunale, la Caserma della Finanza più in là e ora anche la stazione dei bus con il mercato spostato a Campo Genova. Questa zona della città diventa la più congestionata di sempre. Il problema è serio, non solo per il traffico ma sopratutto perché via Annarumma e viale De Gasperi sono il collegamento privilegiato con il Moscati e al suo Pronto soccorso. E’ questione allora di ordine pubblico. Concentrare in poco spazio eventi, attività, servizi che richiamano un abnorme afflusso di persone e mezzi renderà irraggiungibile l’unica unità operativa dell’ospedale dedicata ai casi di emergenza.
E’ una delle non poco gravi conseguenze dell’infelice scelta del sindaco Gianluca di trasferire a Piazzale degli Irpini il terminal bus e nelle immediate vicinanze il mercato bisettimanale. Basta guardare che cosa succede dopo il fischio di fine partita, i tifosi che si precipitano all’uscita tutti nello stesso momento, chi si allontana a piedi chi in auto. L’ingorgo è di quelli seri. Qua e là i bus, ostacoli insormontabili. Immagine una ambulanza che proprio che urgentemente deve raggiungere il Pronto soccorso, pochi minuti rappresentano una eternità.
Poi c’è un altro aspetto che riguarda la questione mercato, vale a dire la vita dei cittadini e dei commercianti, la loro borsa, il sostentamento di intere famiglie. Se il Tar, sezione di Salerno ha ordinato al Comune di Avellino …”di attrezzare e mettere a disposizione dei commercianti un’area idonea all’allocazione del mercato bisettimanale, previa acquisizione dei pareri sanitari e ambientali necessari, o, in alternativa, di ripristinare lo status quo ante contemperando le esigenze di tutte le parti coinvolte, anche mediante la non esclusa reviviscenza di pregressi provvedimenti che autorizzavano, temporaneamente, destinazioni miste a rotazione”.
La sede alternativa di Campo Genova, indicata dal sindaco Gianluca Festa, “…non è certamente risolutiva della questione, in ragione delle evidenziate criticità ambientali e sanitarie della alternativa localizzazione e fino alla rimozione delle stesse, e anzi la sua esecutività, allo stato, in carenza di tranquillanti accertamenti sui profili sopra individuati, sarebbe essa stessa foriera di pregiudizi per gli operatori e l’utenza”. 
A due mesi dalla sospensione del mercato bisettimanale (martedì e sabato) dalla storica sede di Piazzale degli Irpini, aspettare ancora, secondo il primo cittadino fino al 18 marzo. I commercianti sabato hanno protestato a Piazzale degli Irpinia: “Mercato subito”, è il messaggio rivolto a Festa. E pure i consumatori dicono la loro per bocca di Fabrizio Monaco, presidente dell’Associazione nazionale consumatori d’Irpinia: “La scelta di spostare il terminal da Piazza Kennedy noi inizialmente l’abbiamo appoggiata, perché quell’area risultava essere troppo congestionata e di conseguenza inquinata. Però il terminal a Piazzale degli Irpini crea altri problemi di traffico e ha fatto chiudere il mercato. I cittadini si vedono privati di un punto di riferimento commerciale imprescindibile. Chi frequenta il mercato non acquista altrove gli stessi prodotti e con gli stessi prezzi, non può fare a meno di risparmiare. Un sindaco dovrebbe essere attento non solo a rendere più vivibile la sua città ma pure a questi aspetti che non sono secondari nella vita dei cittadini che vivono in una condizione di disagio economico”.
Tutti i problemi si risolvono se si riapre l’Autostazione perché il mercato potrebbe tornare allo stadio. Parliamo di un’opera iniziata nel 1986, poi abbandonata oggi in disfacimento, tanto che sembra quasi un rudere. Sarebbe dovuta servire a catalizzare tutti i mezzi pubblici della città mettendo un po’ di ordine nella mobilità complessiva del capoluogo, eliminando la maggior parte dei bus dal centro utilizzando. Per non parlare della metropolitana leggera, altra eterna incompiuta, ferma al palo o meglio in deposito di Mercogliano che conserva bus elettrici costati milioni.

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