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Non solo le celebrazioni per il 164esimo anno dalla Fondazione della Polizia di Stato, ma anche il saluto del Questore Maurizio Ficarra che lascia Avellino.

La cerimonia si è svolta questa mattina nella Sala Manganelli, alla presenza delle più altre autorità cittadine: oltre al Questore Ficarra, c’erano anche il Procuratore della Repubblica di Avellino Rosario Cantelmo, il Prefetto Carlo Sessa, il Vescovo Mons.Francesco Marino, il sindaco Paolo Foti, il Presidente della ProvinciaDomenico Gambacorta e, naturalmente, una folta rappresentanza di agenti.

Esserci sempre, questo il tema per l’anniversario dei 164 anni della Polizia di Stato. E per l’Irpinia questo motto calza sicuramente a pennello, visto che proprio dagli uomini di Via Palatucci sono giunti i colpi più significativi sul fronte dei reati contro la pubblica amministrazione e la criminalità organizzata. E questa mattina, a fare il bilancio di un anno di impegno è Questore di Avellino Maurizio Ficarra, prossimo a lasciare il comando irpino per assumere un incarico a Sassari.

Tre anni ad Avellino che il Questore definisce i più belli della sua carriera, nonostante la città irpinia sia stata la sia settima sede.
Un vero e proprio omaggio quello che il dottor Ficarra rende alla nostra provincia: “vado via con la consapevolezza che ho lavorato senza sosta in questi anni. Ho trovato una città collaborativa e questo ha reso meno difficile il duro lavoro. Le infiltrazioni di criminalità sono notevoli anche in questa terra, non lo abbiamo mai nascosto, ma noi ogni giorno, silenziosamente, abbiamo lavorato sul territorio affinché non sia più infestato dal “male” della malavita”.
Il Questore è certo che chi lo succederà proseguirà lungo la medesima strada e che Avellino nel medio- breve periodo otterrà ulteriori risultati positivi nella lotta alla criminalità e nel segno della prevenzione alla stessa. 

La celebrazione dell’Anniversario si propone sempre più come significativo momento celebrativo, nel quale tangibilmente si evidenzia il particolare legame emotivo ed umano che ha sempre contraddistinto il rapporto tra la comunità irpina e l’Istituzione Polizia di Stato. 
E significativi sono i risultati ottenuti su più fronti. Dal contrasto alla criminalità comune, quello da parte degli agenti delle Volanti e dei commissariati di zona, Ariano Irpino, Lauro, Cervinara e Sant’Angelo dei Lombardi, all’azione investigativa da parte della Squadra Mobile, che oltre alla criminalità organizzata, il contrasto a clan e traffico di stupefacenti, in particolar modo negli ultimi mesi è arrivata alla ribalta nazionale per le operazioni legate allo scandalo dei furbetti Asl e per i recenti fatti collegati all’Acs. Senza dimenticare la Digos e la cornice di sicurezza ad eventi e manifestazioni, sia sportive che sindacali.  

L’evento che come lo scorso anno, è stato caratterizzato da un profilo di sobrietà, con l’omaggio ai famigliari delle vittime del dovere e di una rappresentanza dell’A.N.P.S. (Associazione Nazionale Polizia di Stato), per rendere ai caduti della Polizia di Stato mediante la deposizione di una corona d’alloro presso la lapide della Questura.

Nel corso della cerimonia sono stati consegnati anche i riconoscimenti ad alcuni operatori di Polizia che si sono distinti particolarmente nello svolgimento delle loro funzioni.
 

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