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AVELLINO- «Salta-fila», «imbucati» o semplicemente i furbetti del vaccino, anche la Procura di Avellino ha acceso i riflettori su liste di riserva, priorità e vari passaggi della campagna vaccinale sul territorio irpino. Da qualche giorno infatti, il Procuratore della Repubblica di Avellino Domenico Airoma ha avviato una serie di accertamenti che riguardano proprio alcune criticità che sono state denunciate sulla gestione dei centri vaccinali con esposti giunti a Piazza D’Armi.

Un fascicolo senza iscrizioni di indagati e almeno per ora anche sezna ipotesi precise di reato, visto che si tratta di un’indagine alla fase inziale ed un campo su cui ancora non ci sono reati specifici contestabili. Il caso delle priorità vaccinali sarebbe già da qualche giorno finito all’attenzione del capo dei pm avellinesi e dei sostituti che si occupano del settore specifico. A partire da un esposto giunto a Palazzo di Giustizia su cui i magistrati di Piazza D’Armi avrebbero già avviato gli accertamenti delegati alla polizia giudiziaria.

Ma il terreno su questo fronte non è certo facile per le indagini. Trattandosi deel resto di valutazioni su aspetti sanitari in una fase di pandemia. Il vero caso però in Irpinia è scoppiato sulla qualificazione dei soggetti «fragili» o meglio di quanti alla luce della richiesta del loro medico di base possono avere la somministrazione del vaccino Pfizer o Moderna. E proprio qualche anamnesi molto più abbondante rispetto alla realtà, almeno questo è il principale sospetto che già nei giorni scorsi è stato oggetto di segnalazione, determina che ci sia una vera e corsa ad avere la somministrazione del vaccino più sicuro.

E così qualcuno non esiterebbe a diventare più che un furbetto del vaccino un vero e proprio furbetto dell’anamnesi. E’ una materia in cui proprio la discrezionalità professionale dei medici difficilmente può essere confutata, ma è molto probabile che sarà proprio questo il fronte su cui si muoveranno gli accertamenti. Attenzione anche sulle liste di prenotazione ed in particolare su caregiver. Anche la Verificare se ci siano stati tentativi di “saltare la fila”:

la Procura di Napoli ha disposto una serie di accertamenti che saranno eseguiti dagli investigatori della Squadra Mobile sui cosiddetti «furbetti del vaccino» cioè persone che per farsi vacciare contro il Sars-Cov-2 si sarebbero registrate sulla piattaforma regionale come «caregiver», senza averne i requisiti, o come soggetti fragili, pur non rientrando tra coloro che sono affetti dalle patologie che rendono determinati soggetti maggiormente esposti.

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