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AVELLINO- Dopo la nuova bufera abbattutasi sulle politiche sociali del Piano di zona con Avellino capofila, la Regione Campania ha portato a conclusione l’istruttoria per l’erogazione dei finanziamenti legati all’annualità 2019. Un provvedimento che dovrebbe arrivare ad ore anche in vista dell’udienza al Tribunale amministrativo della Campania, a cui aveva fatto ricorso il Comune di Avellino, nel denunciare che la sospensione dei servizi e il mancato rinnovo dei contratti ai lavoratori di una della cooperative sociali impegnate per l’assistenza, proprio per l’impossibilità di poter attingere ai fondi pregressi e avviare le nuove gare. Per questo lo scorso 25 marzo, la sezione distaccata di Salerno del Tribunale amministrativo, aveva dato “ordine alla Regione di definire il procedimento volto all’approva – zione del proposto Piano di zona entro un termine all’uopo assegnato”. Inoltre “in esecuzione dell’ordinanza cautelare del 13 gennaio 2022”, il Tar ordine “la Regione Campania di provvedere alla definizione del procedimento di approvazione del Piano di zona e Pal I annualità IV Prs, depositato dall’Azienda Consortile”. I Giudici avvertono Palazzo Santa Lucia che,

“In caso di ulteriore inerzia, nominare un Commissario ad acta che provveda a tale adempimento in sostituzione della Pubblica amministrazione”. L’udienza nel merito è fissata per il prossimo 27 aprile. Il richiamo all’ordinanza cautelare del 13 gennaio, si riferisce alla sospensione del procedimento di Commissariamento dell’ambito sociale che, in precedenza aveva attivato la Regione Campania. esprimendosi sul ricorso 1896 proposto dall’Azienda Speciale Consortile Ambito A04, rappresentata e difesa dall’ avvocato Marcello Fortunato, e decretando l’annullamento, previa sospensione dell’efficacia, del decreto di commissariamento per l’ambito di Avellino. A confermare lo sblocco dei fondi è l’assessore regionale alle politiche sociali, Lucia Fortini che, però, annuncia la volontà da parte della Regione di chiedere verifiche alla Corte dei Conti. “Abbiamo fatto incontri sia con la Direzione politiche sociali che con l’Avvocatura, perché qualunque scelta viene compiuta dalla Regione deve proteggere l’ente: non possiamo né bloccare o erogare fondi, ma seguire le norme. Abbiamo quindi deciso di liquidare le risorse e fare una richiesta alla Procura della Corte dei Conti per una serie di incongruenze che non riteniamo marginali”.

E quindi va nel merito: “Ci sono consiglieri che ci dicono che nessun atto è stato compiuto dall’azienda speciale, note che ci dicono che persone indicate come operanti nell’azienda speciale non hanno nulla a che fare con essa. Abbiamo deciso di erogare i fondi ma nel contempo chiedere una verifica”. Ribatte con entusiasmo il sindaco Festa: “Lo sblocco dei fondi per il Piano di Zona è una grande vittoria, soprattutto, per quella parte di città che ha bisogno di ricevere servizi e assistenza socio-sanitaria. Lo abbiamo chiesto a gran voce in queste settimane, sia coinvolgendo il Prefetto sia rivolgendoci, lo scorso 25 marzo, al Tribunale Amministrativo e oggi, dopo ben sei mesi, finalmente siamo riusciti a raggiungere l’obiettivo. Questo dimostra che problemi e ritardi non erano imputabili al Comune di Avellino.

Naturalmente, dispiace che a pagare per quanto accaduto siano stati i cittadini e valuteremo se chiedere alla Procura di verificare se a causa dell’inerzia regionale alcune prestazioni non sono siano erogate a chi ne avesse diritto. Nel frattempo- rilancia Festa- però, si ripropone con forza il tema del superamento dell’Azienda Consortile. C’è un dato che non può più essere nascosto: è nata male e, a causa di uno statuto assolutamente inadeguato, non tutela Avellino. Pur rappresentando il capoluogo e dovendo dare risposte al numero maggiore di persone, infatti, ci ritroviamo troppo spesso in balia di scontri politici che, alla fine, incidono sulla fascia più debole della popolazione”. La Fortini vuole andare in Corte dei Conti? Io andrò in Procura”, avverte Festa.

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