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AVELLINO- La fase due sarà impegnativa ma in Irpinia c’è stata una testimonianza di grande responsabilità in queste settimane, come dimostrano gli esiti dei controlli e serve un ulteriore sforzo collettivo. Questo l’ appello del prefetto di Avellino Paola Spena nel giorno in cui si celebra, in modo molto surreale e senza la presenza di testimoni di quell’epoca e forze armate l’anniversario della Liberazione. Al termine della cerimonia di ieri mattina, quella che stando alle disposizioni governative è consistita nella sola deposizione della corona d’alloro alla lapide di Via Matteotti che ricorda i caduti, il massimo rappresentante di Governo ha voluto ringraziare tutta la comunità irpina per la prova che è stata data in questi giorni di isolamento e quarantena ma anche ricordare che questo giorno, in un momento particolare per il Paese e per tutto il mondo diventa come una fase di ripartenza simile al dopoguerra. «Responsabilità, resistenza e solidarietà. Sono tre valori che oggi si richiamano ancora più fortemente e che con i distinguo che ci possono essere rispetto alla storia della liberazione, diventano un parallelo inevitabile per uno dei momenti più difficili che il nostro Paese sta vivendo dal Dopoguerra, così come avvenne allora serve un lavoro per ripartire . Nonostante la cerimonia si svolga in maniera limitata, richiama ancora di più i valori che hanno ispirato quella resistenza. Sono gli stessi che devono aiutare a rialzarci tutti insieme». Senza dimenticare anche gli “eroi” e le “vittime” di questa guerra : «Il pensiero va a tutte le persone che sono cadute e tutti i cari che non li hanno potuto pregare in maniera adeguata. Il pensiero, poi, va agli operatori della sanità che sono in prima linea per fronteggiare l’emergenza e soprattutto quelli che non ce l’hanno fatta». Rialzarsi nella fase due, che il prefetto ha ricordato sarà ancora più importante di quella vissuta fino ad ora: «La fase due richiederà uno sforzo ancora maggiore, perché bisognerà coniugare questa lenta ma necessaria ripresa delle attività con la tutela della salute e il rispetto di quelle regole che sono state stabilite e che saranno importanti per ripartire tutti quanti insieme. Bisogna coniugare sicurezza e responsabilità. Tutti noi ci dobbiamo abituare a spostarci con le mascherine ad avere le giuste distanze. Mi rendo conto che si tratta di un altro sacrificio, ma lo sforzo collettivo sarà utile per far ripartire le attività».

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