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«Nessun dubbio, vaccinare i bambini è importante e tutti devono farlo senza esitazioni». Federica Santaniello, pediatra dell’Unità Operatica Complessa di Pediatria e Pronto Soccorso Pediatrico del Moscati di Avellino parla da medico e anche da mamma di due bambini di 5 e 7 anni, che presto si sottoporranno alla vaccinazione Anticovid che parte da giovedì in tutta la Campania.

Dottoressa Santaniello da mamma e medico ha già deciso se sottoporrà alla vaccinazione i suoi figli?

«Ricevo questa domanda dalle numerosi madri con cui mi interfaccio nell’esercizio della mia professione di pediatra ospedaliero. La premessa è che i miei figli hanno ricevuto tutte le vaccinazioni offerte ,inclusa antinfluenzale annuale e riceveranno presto anche quella contro il covid 19.Non ho dubbi a consigliare, e lo sto già facendo, la vaccinazione contro il covid 19,vista la recente approvazione AIFA a supporto. Ritengo la vaccinazione uno strumento efficace e sicuro, cosi come il mondo scientifico, per contrastare la diffusione di SarsCov 2 e quindi un diritto dei bambini esattamente come per gli adulti ».

A quelli che hanno ancora dubbi sulla efficacia e sopratutto timori sugli effetti della somministrazione ai bambini nella fascia 5-11 sente di poter dire senza dubbio che non ci sono rischi?

«I rischi connessi a questa e ad altre vaccinazioni sono estremamente limitati e non giustificano certamente esitazioni di sorta. I vaccini messi a punto per la fascia dietà 5-11 anni non hanno saltato nessuna delle fasi di verifica di efficacia e sicurezza. La velocità della messa a punto sta nelle nuove tecnologie, nelle ingenti risorse economiche impiegate. Pensiamo ai rischi covid correlati: In italia ad oggi sono morti 36 bambini in 18 mesi,206 sono stati ricoverati in Terapia Intensiva (di questi 39 di età 5-11 anni). Senza contare poi, la complicanza multi organo nota come MIS-C ( multiorgan infiammatori syndrome in children) o il long Covid,cioè persistenza di sintomi come malessere e stanchezza anche mesi dopo l’infezione. Invito a riflettere sui vantaggi che avrebbero i bambini in termini di socializzazione, riduzione dei disturbi d’ansia legati alla fobia di vivere una vita vera, necessità di non sottoporsi a tamponi diagnostici ripetutamente, ridurre insomma un disagio complessivo che forse fa assai più male».

Questa quarta ondata è stata caratterizzata da una notevole incidenza di contagi tra i più piccoli, ritiene che sia solo questo un motivo per procedere alla immunizzazione o sia anche necessario a prescindere dai dati?

«Purtoppo è vero che in questa quarta ondata i bambini sono stati piu interessati ,con periodi di lunghe quarantene del nucleo familiare e scolastico. I virus sono organismi intelligenti: se non possono replicarsi nell’adulto vaccinato, è chiaro che troveranno il modo per agire su organismi ancora vergini da un punto di vista immunologico come quello dei bambini. Questo è un altro motivo importante per vaccinarli, non per proteggere gli adulti come dice ,ma per proteggere loro stessi in primis».

Il Moscati, come qualche giorno fa ci ha spiegato il direttore dell’Unità Complessa di cui fa parte, ha già dato la sua disponibilità ad immunizzare i piccoli con patologie o a rischio. Importante anche in questo caso la rete e il nuovo contributo che come ospedale fornirete alla campagna vaccinale?

«La Regione Campania si è prontamente attivata nella campagna vaccinale pediatrica, mettendo a disposizione della cittadinanza il territorio e gli ospedali. Considerando che l’infezione da Covid 19 è gravata da maggiori rischi nei soggetti immunocompromessi e in quelli affetti da patologie croniche (oncologiche, renali, respiratorie, diabete), il reparto di Pediatria dell’AORN offrirà la vaccinazione in ambiente protetto ai piccoli più fragili del territorio in collaborazione con i pediatri di famiglia».

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