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AVELLINO- Entra nel vivo il lavoro della Commissione urbanistica per rivedere gli indirizzi che dovranno portare l’amministrazione comunale di Avellino alla redazione del nuovo Piano urbanistico, previo adeguamento al Piano di coordinamento provinciale.
Posto la volontà generale di un adeguamento, nel limiti del possibile, dell’esistente nel segno di quello che l’assessore al ramo, Emma Buondonno, definisce la “resilienza”, in sede di Commissione sono emerse una serie “di sproporzioni” tra alcune zone e la destinazione di esse. Lo spiega nel dettaglio il membro di Commissione, il consigliere comunale Nando Picariello. “Affinchè si arrivi ad un nuovo assetto urbanistico della città, vanno rivisti tutti di aspetti che hanno mutato il vero volto di Avellino. Ieri in Commissione, ad esempio, è emersa la sproporzione tra le previsioni delle zone parcheggio a strisce bianche, e la totale inesistenza di quegli spazi. Lo stesso vale per i problemi urbanistici di quelle aree progettate per la nascita di spazi verdi, ma poi cementificate, o comunque insufficienti per la vocazione di Avellino”.
Di qui la necessità di ricercare gli equilibri “attraverso una rivisitazione dell’intero piano, a partire dall’adeguamento agli indirizzi dei piano sovraordinati, ossia quello regionale e quello provinciale”. Tutto questo per Picariello è necessario farlo “attraverso un fronte largo di partecipazione, non solo con gli ordini professionali, ma con la comunità tutta”.
A condividere l’esigenza di una progettazione partecipate, anche il Presidente della Commissione urbanistica, il consigliere Gianluca Gaeta:
“Con l’assessore Buondonno abbiamo condiviso l’esigenza di non stravolgere l’esiste, ma avviare un lavoro sul quotidiano per migliorare i servizi, e intanto proiettare la città al futuro. Occorre evitare progettualità come il tunnel, che a distanza di 20 anni non si capisce ancora bene a cosa serve”.

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