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Anna Craxi, la vedova del leader socialista, è arrivata al cimitero insieme alla figlia Stefania ed è stata accolta da applausi calorosi. Poco più avanti l’altro figlio di Craxi, Bobo, oltre a nipoti, parenti e amici del segretario Psi. Moglie e figlia di Craxi hanno reso omaggio alla tomba deponendo una corona di garofani rossi della Fondazione Craxi, mentre un cantante ha intonato l’Ave Maria di Schubert.
“Sono molto commossa, la fiducia di questi amici e compagni è più grande di quanto pensassi. Sono passati 20 anni e Bettino è ancora nei cuori di tanti”.“E’ tempo che la figura di Craxi, con i suoi limiti, la sua grandezza, la sua dimensione tragica, sia consegnata alla Storia. Egli ci appare oggi come una delle grandi personalità della nostra Repubblica”. Lo scrive il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, secondo cui “a vent’anni dalla morte di Bettino Craxi il mondo politico, le forze intellettuali, i progressisti sono chiamati a una riflessione di respiro, al di là di ogni residuo ideologismo, e di ogni forma di permanente ipocrisia. E tempo – aggiunge – che si cominci a valutare la sua vicenda in una prospettiva storica, riflettendo sul senso complessivo della sua esperienza politica”.
Secondo De Luca “colpisce oggi, sul piano umano, il coraggio con cui Craxi ha affrontato nei suoi ultimi anni la sua malattia, il suo tramonto politico, i tanti tradimenti subiti. Egli si è aggrappato tenacemente alla volontà di rimanere uomo libero, in un contesto nazionale segnato da un clima di aggressività nei suoi confronti, di mancanza di serenità, di scomparsa di ogni sentimento di umanità”.
“Politica estera, intuizioni economiche, desiderio di innovazione, finalmente la storia consegna a Craxi il giusto tributo. Pagine di verità vengono scritte, grazie a chi chi ha creduto, alla Fondazione Craxi, a tanti che rileggono, con più attenzione, quegli anni”. Così da Hammamet Stefano Caldoro, già esponete del PSI ed oggi capo della opposizione di centrodestra in Consiglio regionale della Campania.
L’ex Presidente della Regione, conversando nei vicoli della Medina, ha ricordato le lunghe passeggiate con Craxi “ero con lui al Rapahel, ho avuto modo di rivederlo in Tunisia. È stato un grande leader, uno statista”.
Anche Umberto Del Basso de Caro ad Hammamet per celebrare l’anniversario della morte di Bettino Craxi. Una presenza a “titolo personale”, si legge nella nota stampa diffusa. “Vado come tutti gli anni, sempre con una grande amarezza nel cuore” ricorda infatti il deputato Pd ai cronisti de “Il Fatto Quotidiano”.
E in merito alla partecipazione leghista osserva: “Non mi scandalizza affatto, anzi ne sono felice. Significa che la storia alla fine si è presa la sua rivincita sulla cronaca”.
Poi Gianfranco Rotondi, presidente della fondazione Dc e cofondatore ieri del nuovo soggetto politico ispirato al popolarismo. “Nel giorno di Craxi voglio dedicare a lui il sogno raccontato ieri di un ‘Partito del Popolo Italiano ‘ che prenda il dieci per cento dei voti e governi il Paese. E non è una dedica casuale: fu Craxi a dire ‘datemi il dieci per cento e guideró l’Italia’.E ci riuscì. Aggiungo che fu Craxi a ficcarmi in testa la fissazione di rifare la Dc.Quando dirigevo ‘il Popolo’,gli chiesi di collaborare da Hammamet,e lo fece col suo nome e cognome (altri giornali lo ospitavano sotto pseudonimo)”.

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