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AVELLINO – Raffaele Aurisicchio, ex deputato de “L’Ulivo, Sinistra Democratica” oggi dirigente di Sinistra Italiana, la sanità in Irpinia come reagisce al virus?
La sanità, complessivamente, accusa 10 anni di tagli per effetto delle politiche degli anni precedenti e arriva all’appuntamento con questa pandemia in una condizione disastrosa, del tutto impreparata. Ad Avellino, in particolare, si registrano delle responsabilità più specifiche: la situazione è stata sottovalutata, ci sono stati comportamenti abbastanza incauti e una mancanza di coordinamento, di una regia tra il Moscati e l’Asl. Questa condizione ancora non è stata superata. Noi di Sinistra Italiana lo abbiamo denunciato in un documento consegnato alla Prefettura ma nulla è cambiato.
Al Frangipane ci sono stati errori?
Sì, errori grossolani come ad esempio la mancata predisposizione di percorsi separati per contagiati da Covid e normali pazienti.
Di chi sono le responsabilità?
Ci sono delle responsabilità dei vertici sanitari locali e altre della Regione. Gli errori che si sono verificati in Irpinia, in alcuni casi si sono ripetuti anche nelle altre province della Campania con alcune eccezioni, penso al Cotugno di Napoli dove i protocolli di profilassi sono stati rispettati e il contagio non si è diffuso tra i medici e gli infermieri. Paradossalmente in Irpinia i luoghi dove le persone dovevano essere curate, gli ospedali, si sono rivelati i focolai della diffusione del virus.
Tra le priorità ora c’è la sicurezza del personale sanitario
Certo, bisogna proteggere medici e infermieri che sono in prima linea così come tutti quei dipendenti che quotidianamente sono al loro posto. In secondo luogo, negli ospedali bisogna attrezzare, così previsto dai protocolli sanitari, finalmente dei percorsi separati per pazienti Covid e gli altri. Terzo, vanno attivate delle strutture di degenza per i contagiati a bassa intensità o in via di guarigione. Bene la proposta di Federalberghi che ha messo a disposizione alcune strutture.
Che cosa ne pensa delle misure contro la crisi economica e sociale messe in campo dal Governo e dalla Regione?
Al primo posto oggi ci deve essere l’ emergenza sanitaria, poi è chiaro serviranno degli interventi che andranno ad aggredire la questione sociale ed economica. Vedremo che cosa accadrà in questa settimana, se ci sarà una riduzione dei contagi. Per il momento le politiche messe in campo dal Governo vanno nella direzione giusta anche se non saranno sufficienti, serviranno nuove importanti misure per la ripresa economiche e aiutare i poveri “vecchi” e “nuovi”.

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