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Efficienza ed economicità. 

Il servizio di raccolta differenziata ad Avellino centra in pieno gli obiettivi primari della buona amministrazione. A certificarlo i dati elaborati, su scala nazionale, dalla Uil, ripresi da Repubblica e relativi alla Tari, la tassa sui rifiuti che i cittadini versano nelle casse dei singoli comuni.

 

Nel 2018, secondo l’indagine effettuata, i residenti nel comune di Avellino saranno tra i beneficiari del più elevato risparmio rispetto all’anno precedente, con una riduzione del 7,80% che è la quarta in Italia (meglio accade solo a Trapani, Potenza e Frosinone).

 In Campania, riduzioni si registrano solo a Caserta, ma del 2,10%, e Salerno che fa registrare un -0,30%.

Aumenti invece a Benevento (2,80%) e Napoli (1,90%).

 Il dato avellinese assume un valore ancora maggiore se lo si va a spalmare sull’ultimo quinquennio: dal 2015 ad oggi i cittadini avellinesi hanno visto diminuire la Tari addirittura del 10,20%.

 Nel 2019 gli avellinesi pagheranno in media 358,15 euro per la Tari che, in assoluto, è la seconda più bassa della Campania. 

 Va leggermente meglio ai casertani che versano in media 315,84 euro.

Ben oltre i 400 euro la Tar nelle altre città capoluogo della Campania con Napoli che fa registrare una media di 442,43 euro, Salerno 460,5 e Benevento addirittura 491,87.

 Ma il dato di Avellino è ancora più esaltante, se si considera che il capoluogo irpino, a fronte di una marcata contrazione dei costi ha fatto registrare nel corso del 2018, anno di riferimento per il calcolo della tassa, il 40% di incremento della raccolta differenziata, passata dal 30% del 2017, al 71,4% del 2018.

 Un risultato che pone Avellino al primo posto in Campania tra i capoluoghi per raccolta differenziata, mentre solo un anno fa, il capoluogo irpino era il fanalino di coda della classifica regionale e ai vertici delle classifiche nazionali relativamente ai capoluoghi di provincia.

“Irpiniambiente – spiega Nicola Boccalone, amministratore unico della società – ha saputo coniugare economicità del servizio (costi in ribasso) ed efficienza (differenziata in aumento), sicuramente grazie alla collaborazione dei cittadini e delle comunità, ma anche con il rapporto di confronto con le istituzioni e non ultimo con una progettualità del management aziendale, che ha saputo trovare equilibri proficui nella realizzazione dei servizi”

 

 

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