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AVELLINO. Dopo giorni di silenzio in casa Scandone, seppur in poche parole, arriva una comunicazione. Nel corso della presentazione dello staff tecnico dell’Us Avellino, Claudio Mauriello, presidente delle due realtà ha parlato della società cesistica irpina. “In trenta giorni mi sono trovato a gestire a tutti. Nei giorni scorsi ho incontrato Alberani e Festa. C’è la ferma volontà di Gianandrea De Cesare di continuare nel basket. Al momento però non abbiamo ben chiaro il quadro. I lodi avranno un peso specifico, ma nei prossimi giorni valuteremo». Situazione che resta del tutto ingarbugliata, ma delle parole di Mauriello si evidenzia la volontà, reale o meno, di continuare l’avventura nel mondo della palla a spicchi. Nei prossimi giorni Mauriello avrà modo di avere un nuovo incontro con il primo cittadino e il dirigente forlivese. In tutto mentre manca meno di un mese alla presentazione della fideiussione che permetterà alla Scandone di partecipare al campionato di Serie B. Fideiussione che garantirà l’iscrizione. Ad oggi però ogni tipo di discorso vanno a cozzarsi con il futuro del club irpino. Il tutto mentre la società non ha uno straccio di programmazione, ma soprattutto ad agosto non ha nemmeno un giocatore o tecnico sotto contratto. Il tutto mentre la mole debitoria pesa sulla testa di Avellino.  La gestione ad oggi costerebbe circa 500mila euro, ma i debiti sono superiori a circa 2milioni di euro. Nei giorni scorsi il sindaco Gianluca Festa ha esortato la proprietà a partire, ma al momento l’ennesimo appello è caduto nel vuoti. Nella giornata di oggi – salvo slittamenti – ci sarà l’ennesimo incontro tra le parti. Il primo cittadino avrà modo di dialogare con Mauriello, Luigi Carbone e forse Alberani. Nemmeno il discorso avviato con Givova, che al momento resta in ghiaccio, potrebbe risollevare la situazione. Le condizioni per la normalità, quindi, latitano. Nei giorni scorsi aveva preso piedi le possibilità di una wild card per una società del capoluogo, ma le speranze per non far scomparire il basket in città restano davvero basse.

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