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Sequestro di beni per cinque milioni di euro a Luigi Cassandra, il politico ritenuto in contatto con la fazione dei Casalesi che faceva riferimento a Michele Zagaria.
Il decreto, emesso dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere su richiesta della Dda di Napoli, riguarda l’intero patrimonio riconducibile direttamente o indirettamente a Cassandra: sei appartamenti, due terreni con piscine, otto autovetture ed una moto, quote di 11 società e conti correnti, per un valore complessivo stimato in oltre 5 milioni di euro. Cassandra era stato arrestato il 25 ottobre 2011 per concorso esterno in associazione mafiosa, riciclaggio ed intestazione fittizia di beni al termine delle indagini sulla realizzazione del complesso turistico e sportivo ‘Night and Day’ di Trentola Ducenta.
 Il villaggio, secondo quanto emerso nel corso dell’inchiesta, era stato voluto proprio da Michele Zagaria, ritenuto socio occulto di Cassandra. Il boss avrebbe investito nel villaggio i soldi dei Casalesi utilizzando il politico che, all’epoca, era consigliere comunale di Trentola Ducenta. Nella sua posizione di assessore ai lavori pubblici, Cassandra era riuscito ad ottenere le autorizzazioni necessarie alla costruzione del complesso nonostante il terreno fosse destinato ad uso agricolo. Il politico aveva inoltre intestato a moglie, sorelle, cognato e ad alcuni prestanome numerose società poi impiegate nella realizzazione del complesso in modo che non si potesse risalire al vero titolare, vale a dire Michele Zagaria.
 Il Night and Day, hanno accertato le indagini della Finanza grazie anche alle dichiarazioni dei collaboratori, era utilizzato dal clan come ‘lavatrice’ per pulire i soldi provenienti dalle attività criminali, come base logistica per lo svolgimento di summit di camorra e come punto di partenza per i killer incaricati di uccidere i rivali.

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