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Lentamente si torna alla normalità. Molto lentamente. Si potrà passeggiare ma sempre, è obbligatorio, con la mascherina. E si potrà andare al bar per prendere un caffè da asporto o anche in pizzeria e ritirare una margherita, o in altro ristorante restando sull’uscio per una parmigiana. Si potrà gustare un gelato, un babà ma sempre da asporto. Vietato consumare i prodotti all’interno dei locali e nelle immediate vicinanze. Da oggi in Campania inizia la fase due. E ci saranno regole meno stringenti rispetto a gran parte delle altre Regioni. Per bar e pizzerie ad esempio, il servizio viene svolto sulla base di prenotazioni telefoniche o online e il banco vendita sarà posto all’ingresso dell’esercizio commerciale. I gestori sono responsabili del distanziamento sociale e anche di quello di eventuali riders per il delivery. Assolutamente obbligatorio l’uso da parte del personale di mascherine e guanti e il mancato rispetto delle norme comporterà la chiusura per una settimana del locale. Niente più fasce orarie per il delivery: è consentito “senza i li – miti di orario e senza limitazioni di consegna al di fuori del territorio comunale”. E’ consentita anche l’attività di commercio al dettaglio di carta, cartone, cartolerie, librerie ed esercizi similari senza i limiti di orario. I servizi di trasporto pubblico locale, da oggi fino al 17 maggio sa – ranno riportati in Campania ad almeno il 60 per cento del livello ordinario. Molte altre attività restano chiuse come ad esempio barbieri e parrucchieri. Molte le proteste.

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