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“Ci auguriamo che il nuovo governo, ma non c’è da farsi illusioni, dia un’accelerazione alle forniture di vaccini”. Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, a margine di un evento che si è tenuto all’Eav, fa il punto sui vaccini. “Credo che bisogni fare due cose: accelerare i tempi di valutazione dei vaccini da parte dell’Aifa, oltre che dell’Ema, i tempi di attività di queste agenzie per la sicurezza sanitaria sono incompatibili con i tempi dell’epidemia. Non possiamo perdere mesi per esaminare un vaccino – aggiunge De Luca -. Noi chiederemo che queste indagini si facciano nel corso di pochi giorni, in condizioni di sicurezza, ma si lavora anche la notte. Ema e Aifa devono lavorare anche la notte”.

Poi rilancia l’idea di produrre i vaccini in Italia: “Vogliamo proporre di produrre in Italia i vaccini. Quando ci dicono che ci vogliono mesi per produrre le tecnologie – incalza De Luca -, io dico che se cominciamo oggi e lavoriamo 24 ore al giorno a giugno, luglio, avremo i bioreattori che ci servono per produrre vaccini. Ma se non abbiamo capacità di programmazione arriveremo sempre tardi rispetto al contagio”.

“Penso sia una bestialità, qualche collega del Veneto lo ha proposto. Mi permetto di osservare che i vaccini sono un prodotto un po’ diverso dalla grappa barricata, quella puoi comprarla con gli intermediari, e neanche quella se vuoi la qualità, i vaccini assolutamente no”, commenta l’ipotesi di acquistare i vaccini attraverso degli intermediari.

“Vanno acquistati – incalza De Luca – con rapporti tra governi nazionali e regionali, ma interloquendo con le aziende produttrici e subordinando il tutto ovviamente alle verifiche delle agenzie di controllo sanitario, Ema o perlomeno Aifa, a livello nazionale. A queste condizioni si può cercare anche sul mercato”. Dopo l’ingresso in zona arancione, il presidente De Luca, ieri ha alzato il tiro e ha tuonato: “Vi siete divertiti? Avete mangiato sul lungomare? Bravi, ora siamo zona arancione e forse entriamo in zona rossa. Ho visto transenne – ha aggiunto De Luca – quando non servivano più a niente. La sera dopo le sei ognuno fa quello che vuole, siamo perduti”.

“La Regione Campania è impegnata a varare un programma di sostegno, di finanziamenti giganteschi e di opere pubbliche per la città di Napoli, perché senza la Regione la città rimarrà in ginocchio. Per le condizioni di bilancio che ha il Comune, rischia di non avere soldi per pagare i dipendenti. La regione è, è stata e sarà impegnata all’ultimo respiro per mettere in campo un programma di sostegno finanziario per la città di Napoli”, ha aggiunto.

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