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E’ stata una scintilla sprigionata da una stufa elettrica a scatenare l’incendio nel quale sono morti due fratelli, ed il figlio di uno di essi è rimasto gravemente ferito, all’alba di ieri a Napoli. A prendere fuoco è stata, poco prima delle 5, una coperta nella quale dormiva Anna Schiano, 73 anni, invalida, che viveva con il fratello Mario, 92 anni, pensionato delle Ferrovie dello Stato, dove aveva lavorato come impiegato, ed il figlio, Dario, di 46 anni.

Le fiamme si sono propagate dalla camera da letto della donna all’interno dell’appartamento di un edificio al quinto piano di un palazzo del Parco Fontana, un complesso edilizio realizzato 58 anni fa dal Cral delle Ferrovie dello Stato in via Luigi Mercantini, nel quartiere Fuorigrotta. Secondo quanto hanno ricostruito i Vigili del Fuoco, intervenuti insieme alla Polizia, la donna ha cercato scampo dalle fiamme in cucina, ma è morta per le esalazioni di monossido di carbonio.

Dario Schiano, ha cercato di portare in salvo il padre, trascinandolo fuori dall’appartamento, ma non c’è riuscito. Ustionato dalle fiamme, ed intossicato dal monossido di carbonio – secondo la testimonianza di un inquilino dello stabile, ancora sconvolto, che se lo è trovato alla porta di casa – si è precipitato nelle scale per chiedere aiuto. Il 93 enne è morto avvolto dalle fiamme. Dario Schiano è stato soccorso da un’ambulanza del 118 e ricoverato nel reparto di terapia intensiva del Centro grandi ustionati dell’Ospedale Cardarelli. Ha riportato ustioni di secondo grado sul 15% del corpo, soprattutto sul volto, le mani e le braccia. Inoltre, ha inalato una grande quantità di monossido di carbonio, dato che preoccupa particolarmente i medici.

La prognosi, per lui, è riservata. I Vigili del Fuoco del distaccamento di Fuorigrotta hanno evacuato gli inquilini dell’ ultimo piano dell’edificio servendosi di due autoscale esterne. Gli altri hanno lasciato l’edificio servendosi delle scale. Durante le operazioni di salvataggio non ci sono stati feriti né intossicati da fumo. Tutti gli inquilini hanno potuto rientrare dopo qualche ora nelle proprie abitazioni, che non sono rimaste danneggiate.

E’ stato sequestrato dal pm della Procura di Napoli – dopo i rilievi eseguiti dalla Polizia Scientifica e la messa in sicurezza dei locali – l’appartamento della famiglia Schiano, la cui camera da letto è andata completamente distrutta. I vigili del fuoco, che si sono alternati con tre squadre per spegnere l’incendio, mettere in salvo gli inquilini del sesto piano con le autoscale esterne, e poi mettere in sicurezza l’ appartamento, hanno lavorato per oltre cinque ore. La famiglia Schiano faceva una vita riservata e tranquilla. “La signora Anna usciva molto poco – racconta il custode del Parco Fontana, Antonio Cuomo – ed i residenti delle altre palazzine la conoscevano poco».

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