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«Il divieto di balneazione a Napoli dopo i valori anomali ritrovati in mare, è stato gestito con superficialità e improvvisazione. Avremmo voluto vedere l’assessore competente sui lidi, sui moli turistici e sulle varie spiagge a spiegare ai cittadini la situazione. In molti, tra cui gli addetti ai lavori, invece non sapevano neppure del divieto. Impensabile ». Così Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale di Europa Verde.

“Come ha ribadito l’Arpac il Sindaco avrebbe potuto chiudere la balneazione stesso lunedì scorso tutelando la salute dei cittadini che inconsapevolmente hanno fatto il bagno gli scorsi martedì e mercoledì in acque che avevano superato i parametri di legge. Il comune avrebbe dovuto sapere quali azioni preventive più opportune mettere in campo per prevenire la grave situazione che si è generata mettendo a rischio la salute dei cittadini.

Ci meravigliamo che l’assessore non si sia fatta nemmeno vedere in questi giorni per coordinare le azioni da mettere in campo e risulterebbe che l’ordinanza non sia stata nemmeno inviata agli altri enti preposti per i dovuti interventi. Parliamo di un provvedimento, seppur dovuto, che ha causato grossi danni alla città e al turismo, in una fase così delicata, e che meritava grande organizzazione e competenza. Invece è stato tutto affrontato nella maniera peggiore. Tant’è che in moltissimi hanno ignorato il divieto tuffandosi in acqua, sia sabato che soprattutto domenica, quando la folla è aumentata. In assenza di controlli, e di una campagna mediatica importante, ognuno si è sentito libero di fare il proprio comodo.

I danni di immagine e al comparto economico e turistico sono gravissimi. Una gestione che definire dilettantistica e improvvisata è anche poco», conclude Borrelli.

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