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NAPOLI – «Oggi abbiamo ottenuto un primo importante risultato per le famiglie della Campania. La Giunta regionale ha infatti recepito in buona parte le nostre proposte di detrazione dell’Irpef, che avevamo presentato in occasione dell’ultima Legge di Stabilità regionale, laddove chiedevamo agevolazioni in favore delle famiglie numerose, con figli minori o con disabili a carico, a partire dai redditi più bassi e fino a 55mila euro». Così, in una nota, La vicepresidente del Consiglio regionale e capogruppo regionale M5S, Valeria Ciarambino.

“Nell’accogliere la nostra proposta, la Regione Campania ha annunciato che applicherà le detrazioni per le famiglie con figli minori o con figli disabili, intanto solo per i redditi fino a 28mila euro. Parliamo – spiega – di ben 400mila famiglie della nostra regione, per un totale di circa 1 milione e mezzo di cittadini. Sono risultati di cui andiamo orgogliosi, frutto di un lavoro serio e della nostra disponibilità alla collaborazione istituzionale nell’interesse dei campani».

“Accogliamo oggi con favore l’apertura mostrata dal presidente della Commissione Bilancio Picarone e dalla Giunta regionale – sottolinea Ciarambino – per aver tenuto fede a un impegno assunto in fase di discussione della scorsa Legge di Bilancio e per essere venuti incontro alle nostre proposte, che daranno ossigeno a oltre un milione di cittadini della Campania. Allo stesso modo diciamo che non basta.

Chiediamo che si lavori per intervenire anche in favore delle famiglie del ceto medio, che sono le più colpite dell’incremento delle addizionali regionali e che hanno già pagato a caro prezzo gli effetti economici della pandemia. Su questo pure abbiamo registrato apertura e disponibilità dell’assessore al Bilancio a lavorarci in un prossimo futuro. Un risultato, quello di oggi, che verrà introdotto con apposito disegno di legge della Giunta e che arriva in un momento in cui è quanto mai necessario dare ossigeno alle famiglie, alla luce dell’aumento dei prezzi di beni di prima necessità ed energia e di fronte al rischio di un ulteriore incremento per effetto della crisi internazionale e del conflitto in corso in Ucraina».

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