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NAPOLI – «Sorprende non poco leggere le dichiarazioni di questi giorni della Regione Campania circa il commissariamento per la bonifica dell’area vasta di Giugliano. Sorprende che proprio la Regione, a cui spetta la competenza, urli alla «dimenticanza di governo» dice il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa. «Fin dall’ordinanza di protezione civile numero 425 del 2016, la Regione Campania – evidenzi Costa – è indicata come l’amministrazione competente subentrante al commissario che aveva, sempre con ordinanza, una prima scadenza al 30 luglio 2019, poi prorogata al 16 dicembre scorso. Il Commissariamento aveva, come è giusto che sia, una fine. Cosa ha fatto la Regione per prepararsi al passaggio di consegne annunciato almeno da quattro anni? Perché nessuno della Regione ha risposto a commissario quando, prima che scadesse il mandato, ha chiesto indicazioni sul prosieguo delle attività? Lui stesso dice, con nota numero 1 del 16 dicembre 2019 di ‘non aver avuto alcun riscontrò. Secondo la legge, che la Regione ben conosce o dovrebbe conoscere, dal 16 dicembre spetta all’amministrazione regionale farsi carico del sito. Il resto sono solo polemiche sterili che sembrano nate per generare caos». «Non solo – aggiunge Costa – ma viene da chiedersi: come mai dopo l’aggressione da parte della struttura commissariale ai beni dei Vassallo, e dopo i primi atti vandalici, i primi atti vandalici subiti dalla struttura nei mesi scorsi la Regione non ha immediatamente provveduto ad esempio a rafforzare i controlli e la guardiania? Come mai non è stato chiesto un aiuto quando la malavita si è accanita contro un presidio di bonifica e di legalità? Non vogliamo entrare nel merito delle polemiche, che rispondono a logiche che non ci appartengono. Restiamo ancorati ai fatti: e questi ci dicono con evidenza che la Regione Campania, chiaramente, non ha ritenuto di prepararsi al passaggio di consegne. Condividiamo la preoccupazione espressa dai cittadini in queste ore, e ribadiamo che è il momento che ognuno faccia la propria parte e che la Regione non si tiri indietro». E’ la risposta al vicepresidente della Regione, Fulvio Bonavitacola, che aveva detto: «Insistiamo perché il Governo ed il Ministro dell’ambiente forniscano urgenti e chiare garanzie sull’approvazione della norma di proroga della struttura preposta, le cui funzioni sono cessate a metà dicembre scorso. Le attività in essere non possono subire alcuna interruzione con il rischio di vanificare gli importanti risultati fin qui conseguiti. Rinnoviamo ancora la richiesta che la norma di proroga venga subito proposta in sede parlamentare di conversione del Decreto mille proroghe – conclude – In alternativa chiediamo un urgente provvedimento ad hoc per la soluzione del problema. Si tratta di un organo istituito con Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri. Quindi spetta allo Stato assumere i provvedimenti normativi necessari ».

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