X
<
>

Condividi:
1 minuto per la lettura

I test verranno utilizzati nella prima fase del protocollo, insieme al tampone, per l’individuazione precoce degli infetti e per una valutazione epidemiologica di siero prevalenza nella popolazione, iniziando dai soggetti maggiormente esposti (operatori sanitari delle Aziende Sanitarie inseriti nei percorsi Covid-19 positivi e nelle Reti tempo dipendenti) e dai pazienti sintomatici e/o esposti. «Per garantire una efficace validazione epidemiologica regionale, il percorso di identificazione dei positivi/ negativi Covid-19 verrà tracciato attraverso l’utilizzo della piattaforma informatica regionale. Pertanto – si legge in una nota – tutti gli operatori, individuati dalle aziende sanitarie regionali per effettuare test rapido e/o il tampone per la ricerca del Covid-19, sono obbligati, previa raccolta consenso informato dell’utente, ad accedere a tale piattaforma. L’accesso sarà semplificato tramite la fornitura da parte del Servizio informatico regionale, di una applicazione scaricabile dagli operatori aziendali qualificati su computer, smartphone e tablet. Nelle aziende sanitarie regionali e laddove possibile, per aumentare la capacità di identificare i soggetti positivi, il test rapido verrà utilizzato con il siero del paziente. Per dare celere esecutività al protocollo in oggetto le Direzioni Strategiche Aziendali verranno coadiuvate da uno specifico gruppo di lavoro all’uopo istituito lavorando come team multidisciplinare ». I test rapidi verranno utilizzati inizialmente per tutti i pazienti che afferiscono alle seguenti aree: Area Ospedaliera di P.S. in pre-triage e triage; Area emergenza/ urgenza; Area per le attività ambulatoriali indifferibili come Dialisi, Oncologia e Radioterapia. I test rapidi verranno utilizzati inizialmente in via preliminare per tutti gli operatori sanitari esposti alle aree COVID-19 e 118. La fase territoriale di ampliamento dell’obiettivo target prevede anche l’esecuzione del test rapido agli operatori esposti nei servizi sanitari di base e i pazienti sintomatici domiciliari attraverso le Unità Speciale Continuità Assistenziali (USCA) COVID-19.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE