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Quattro deceduti (in Campania il totale arriva a 345), altri 39 guariti (ora sono 1.062), 32 nuovi positivi per un complessivo di 4.331 su un totale di 67.218 tamponi (+2.697). E’ l’ultimo bilancio fornito dall’unità di crisi della Regione Campania che specifica che del totale dei guariti, 1.004 lo sono totalmente e 58 clinicamente. Vengono considerati clinicamente guariti i pazienti che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione virologicamente documentata da SARS-CoV-2, diventano asintomatici per risoluzione della sintomatologia clinica presentata ma sono ancora in attesa dei due tamponi consecutivi che ne comprovano la completa guarigione). Questo il riparto territoriale dei casi. Provincia di Napoli: 2.375 (di cui 889 Na – poli Città e 1486 Napoli provincia) Provincia di Salerno: 651 Provin – cia di Avellino: 440 Provincia di Caserta: 415 Provincia di Benevento: 177 Altri in fase di verifica Asl: 273. Intanto da oggi la Campania comincia a sperimentare l’avvio della fase 2. Prodotti “tipici” e irrinunciabili, come pizze e caffè, ma anche cornetti ed arancini, potranno essere nuovamente gustati ma non al tavolo o recandosi in pizzeria ed al ristorante. Dalle 16 alle 23 alle pizzerie e dalle 7 alle 14 a bar e pasticcerie potranno essere fatte solo ordinazioni telefoniche o online. Funzionerà insomma esclusivamente il delivery con consegna da parte di personale con le dovute protezioni: c’è attesa per questo via libera visto che nelle ultime ore c’è stato un vero e proprio boom per le app dei rider. Non tutti, però, riaccenderanno i forni. Molti pizzaioli aspetteranno la possibilità di riaprire i loro locali – anche se con le restrizioni legate alla distanza tra i tavoli e alle misure di protezione per il personale – perchè non ritengono conveniente un via libera solo con la consegna a domicilio. Alcuni si sarebbero aspettati anche un sì al take away che non sarà invece ancora possibile. Posizioni differenziate anche per i baristi. In particolare, nei piccoli comuni dove, ci sono pochi uffici e le scuole restano chiuse come altrove, le vendite a casa di caffè, cappuccini e cornetti sono estremamente limitate. Anche in questo caso si preferisce aspettare la possibilità di far accedere i clienti al bancone, anche se a distanza di sicurezza. Nella nuova ordinanza firmata dal governatore De Luca viene comunque espressamente specificato che le operazioni di pulizia dei locali utilizzati per la produzione dei cibi da consegnare a domicilio – saranno consentite, a differenza di quanto indicato nel precedente provvedimento – al di fuori degli orari di consegna purché ad esercizio chiuso. E che quindi, effettivamente, l’ultima consegna potrà essere effettuata alle 23. Resta inderogabilmente vietata la vendita al banco di prodotti di rosticceria e gastronomia da parte delle salumerie, panifici e altri negozi di generi alimentari. Per il momento il provvedimento resta in vigore fino al 3 maggio prossimo. Poi, si vedrà se ci saranno cambiamenti. Da domani, inoltre, in Campania, potranno riaprire, per mezza giornata nella fascia mattutina, librerie e cartolerie, con una “raccomandazione” nel privilegiare le consegne a domicilio. Via libera, atteso da molti per passeggiate e corse con le mascherine, in compagnia di familiari stretti ma a distanza di due metri ed in fasce orarie specifiche (dalle 6,30 alle 8,30 di mattina e dalle 19 alle 22 di sera). Sì anche al riavvio dell’attività edilizia nei limiti delle attività con codice ‘Atecò e alle attività di sanificazione e pulizia dei locali per le attività ricettive, balneari e del settore conciario. Nell’ordinanza si fa riferimento anche all’industria conciaria campana; sono consentite attività di manutenzione.

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