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NAPOLI – Nessun nuovo caso positivo in Campania come già accaduto nella giornata di sabato. Il numero totale dei positivi nella regione è di 4.822, mentre sono 215.404 quello dei tamponi effettuati. Il totale dei deceduti nella Regione dall’inizio dell’epidemia è di 426, mentre i salgono a 3.658 (di cui 3.626 totalmente guariti e 32 clinicamente guariti). Ma ecco di seguito il riparto per provincia: provincia di Napoli 2.626 (di cui 1.003 Napoli Città e 1.623 Napoli provincia), provincia di Salerno 687, provincia di Avellino 547, provincia di Caserta 463, provincia di Benevento 209, altri in fase di verifica Asl 290.

Intanto si pensa al vaccino. I pediatri napoletani si candidano ad affiancare i Centri vaccinali regionali in vista della campagna vaccinale antinfluenzale che partirà il prossimo autunno e che quest’anno assume maggiore rilevanza qualora dovesse presentarsi una seconda ondata del Covid-19.

“Non vogliamo assolutamente sostituirci ai Centri – spiega Antonio D’Avino, segretario provinciale Fimp – ma ci candidiamo ad effettuare i vaccini nei nostri studi perché riteniamo che la sinergia sia il modo migliore per riuscire ad aumentare la copertura vaccinale”.

Secondo i dati riferiti, sono 860mila le dosi di vaccino antinfluenzale ordinate dalla Regione Campania in vista della campagna vaccinale. “Il primo obiettivo – dice D’Avino – è vaccinare tutti i bambini di età compresa tra i 6 mesi e i 6 anni sia quelli a rischio che quelli sani e qualora le scorte ce lo consentano siamo pronti a farci carico anche delle vaccinazioni dei minori tra i 6 e i 14 anni”. Vaccinare contro la tradizionale influenza i più piccoli è, in vista di una possibile seconda ondata del Covid-19, strumento per «mettere al sicuro in qualche misura le persone più anziane che – ricorda D’Avino – sono state quelle a maggiore ospedalizzazione e decesso a causa del coronavirus.

La fascia di bimbi entro i 6 anni è quella che, statisticamente, si ammala di più e che può fungere da ‘untore’ nei confronti dei nonni”. “Non sappiamo infatti che scenari epidemiologici avremo in autunno ma sicuramente l’influenza si presenta con la stessa sintomatologia del Covid: febbre, infezione delle vie respiratorie e quindi il vaccino antinfluenzale ci aiuterebbe a escludere che tali manifestazioni sono legate all’influenza così da agire più repentinamente”.

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