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Si contano i contagi nelle ultime ore e già si pensa alla cosiddetta terza ondata, quella che potrebbe arrivare immediatamente dopo le feste di Natale soprattutto se, sostengono i medici, non si adotteranno chiusure e limitazioni. La curva dei contagi, in Campania, è in leggero rialzo ed alcuni reparti, come la VIII divisione Malattie infettive dell’emigrazione, da mesi ormai uno dei tanti reparti covid dell’ospedale Cotugno, sono di nuovo pieni.

C’è preoccupazione per quello che potrebbe accadere. E non è un caso se dal 12 dicembre partirà anche una campagna di sensibilizzazione lanciata dalla Fimmg Napoli in difesa dei medici di famiglia. “Non mandarci all’inferno. Già ci siamo”.

È lo slogan della campagna della Fimmg Napoli. Fino al 14 gennaio nelle strade della città e negli studi medici saranno affissi manifesti con lo scopo di parlare ai cittadini. Altri slogan della campagna sono: “Per molti siamo invisibili, ma chi ci è vicino ci riconosce ad occhi chiusi. Abbiamo giurato di aiutare gli altri. Quando ci insultate, ricordatevelo”.

Frasi, rileva l’associazione, che vogliono andare dritte al cuore di chi le legge per ricordare come i camici bianchi, in particolare i medici di famiglia, siano coloro che in questa pandemia “stanno pagando il prezzo più alto” e che nonostante questo sono trasformati “in capri espiatori di colpe che hanno altri”.

Intanto leggero rialzo, in Campania, della percentuale tamponi esaminati – persone positive al Covid. Ieri secondo quanto rende noto l’Unità di crisi della Regione Campania sono 647 i positivi – 68 sintomatici – su 8.441. La percentuale è pari 7.66%, negli ultimi giorni si era attestata sullo 7.03%. Cinquanta i decessi 50 – 22 deceduti nelle ultime 48 ore e 28 deceduti in precedenza ma registrati ieri – mentre in netto aumento i guariti, 3.025.

“Temo che la terza ondata arriverà già nei giorni a cavallo di Capodanno quando torneremo a vedere richieste al pronto soccorso di ricoveri e dovremo vedere come fare per soddisfarle. Siamo molto preoccupati”, dice Elio Manzillo, primario dell’ VIII divisione Malattie infettive dell’emigrazione, da mesi ormai uno dei tanti reparti covid dell’ospedale Cotugno.

“Il Governo ha fatto delle scelte sbagliate”, afferma Manzillo. Cresce, dunque, l’allarme e per fortuna cresce anche la solidarietà. Partita venerdì 11 dicembre, la terza tappa del Tampone Sospeso promosso dall’associazione SA.DI.SA (Sanità, Diritti in Salute), in collaborazione con l’Arcidiocesi di Napoli, si arricchisce di un nuovo tassello.

Oltre al “Tampone (rapido) sospeso”, dunque gratuito per chiunque non avesse le risorse economiche per affrontarne la spesa, si aggiunge da domani e fino al 23 dicembre, grazie alla collaborazione con il laboratorio di analisi chimiche Innovalab la possibilità di effettuare il tampone molecolare a un prezzo solidale di 35 euro; i tamponi verranno effettuati, su appuntamento, nella Sala dei Catecumeni del Palazzo Arcivescovile (ingresso dal Duomo).

La direzione generale dell’Azienda ospedaliera universitaria ‘Luigi Vanvitelliì’ ha fatto partire ieri la proposta di adesione alla campagna vaccinale anti Sars-CoV2. Destinatari sono i medici ed i dipendenti.

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