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NAPOLI- L’Unità di Crisi della Regione Campania comunica che nella mattinata odierna sono stati esaminati presso il centro di riferimento dell’ospedale Cotugno 127 tamponi. Di questi 17 sono risultati positivi. Come per gli altri fino ad oggi esaminati, si attende la conferma ufficiale da parte dell’Istituto Superiore di Sanità. Al momento i totali positivi in Campania sono 350. Deceduti: 9 (3 Asl Napoli 1; 1 Asl Napoli 2; 3 Provincia di Caserta; 1 Provincia di Avellino; 1 provincia di Salerno) Guariti: 28 (3 Totalmente guariti e 25 «clinicamente guariti» (ossia diventati asintomatici ma in attesa dei due tampini negativi di conferma). Giiornata all’insegna della solitudine e del rispetto delle regole nella metropoli Campania, Se non fossimo stati in piena emergenza coronavirus, il vecchio e malandato treno della Circuvmesuviana sarebbe stato pieno zeppo di turisti. E invece, oggi il treno che attraversa la provincia di Napoli toccando alcune delle principali città meta di attrattiva turistica, era desolatamente vuoto. In quello da Pompei a Napoli, in un vagone, non più di sei viaggiatori. Due in più per il convoglio direttissimo da Sorrento a Napoli. Tutti con la mascherina ma forse non ce ne sarebbe stato bisogno visto che la distanza tra uno e l’altro non superava il metro. Sguardi di grande diffidenza, chi saliva sul treno cercava il posto più lontano dall’altro. A bordo soprattutto lavoratori, che anche nei giorni di festa devono raggiungere Napoli, o immigrati. Mentre la cabina del macchinista e del capotreno – anche loro col volto coperto – erano sbarrate, con la porta sigillata e una catena per impedire l’accesso dei viaggiatori. Sulla banchina di Napoli Piazza Garibaldi meno di dieci persone. Stesso scenario spettrale alla stazione di Napoli terminale dove si assiste di solito a un brulichio di persone anche dirette ai vicini mercati di Porta Nolana ieri sbarrati. Persino l’uomo che vende i fazzolettini sul treno prima della loro partenza raccontava ierimattina che per colpa del virus non sta portando a casa niente. Da oggi scattano i nuovi orari della Circumvesuviana. Anch’essi predisposti ad hoc per l’emergenza. I treni saranno concentrati nelle fasce che interessano i pendolari, dalle 6 alle 11 e dalle 15 alle 20 mentre in tarda mattinata e nel primo pomeriggio le corse si fermeranno. Un provvedimento che nasce dall’obiettivo di evitare lo spostamento di persone da un centro all’altro del Napoletano senza motivo e che al tempo stesso si propone di salvaguardare le esigenze di mobilità di operatori che devono raggiungere i posti di lavoro rimasti aperti anche in questi giorni di emergenza. Un provvedimento, come spiegano i dirigenti, per garantire al tempo stesso sicurezza di viaggiatori e dipendenti. In questo clima assume grande significato l’appello del cardinale Crescenzio Sepe che ieri, nel corso dell’omelia della messa celebrata e trasmessa in diretta dall’emittente televisiva «Canale 21″ ha affermato: «Stiamo attraversando un momento grave e duro. Non possiamo ricevere i sacramenti, non possiamo svolgere le nostre attività pastorale e fare catechesi a favore dei bambini. Siamo privati della celebrazione eucaristica comunitaria. Tutto questo deve indurci a pregare ancora di più». «La chiesa di Napoli non vi lascia soli – ha proseguito il cardinale Sepe rivolgendosi ai fedeli con un pensiero particolare agli ammalati- vi accompagna ma non perdiamo la speranza».

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