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A pochissimi giorni dalla scadenza per presentare i candidati, Forza Italia rompe gli indugi sui nomi di chi correrà per la presidenza di Calabria e Campania e cala i suoi assi, senza aspettare l’ok degli alleati di centrodestra. Saranno rispettivamente la deputata e coordinatrice del partito calabrese Jole Santelli e l’ex governatore campano Stefano Caldoro. Ma a Lega e Fratelli d’Italia ricorda la propria lealtà lunga 25 anni, chiedendo implicitamente lo stesso trattamento. E chissà che il messaggio non sia pure per Mara Carfagna, alla vigilia del lancio della sua associazione Voce libera che però Silvio Berlusconi sminuisce come «una corrente politica nel partito, che finisce per dividere». Tanto da rivelare di aver detto no all’ex “pupilla” e coordinatrice nazionale che gli aveva offerto la presidenza onoraria del nuovo gruppo. A segnare la fretta di FI sulle regionali è il vertice convocato nel pomeriggio a Palazzo Grazioli con il presidente e i suoi fedelissimi. Subito dopo, una nota inequivocabile che parte dagli impregni presi, almeno a voce con Matteo Salvini e Giorgia Meloni, e li ribadisce, forzando un po’ la mano: «FI conferma la candidatura a presidente della Regione Calabria di Jole Santelli», mentre in Campania, «in seguito agli accordi assunti che assegnano a FI l’indicazione del candidato presidente», il partito «conferma la già più volte annunciata candidatura di Stefano Caldoro». Insomma, la parola conta. Anche se non è ancora unanime nella coalizione. Lo spiega meglio il Cav rispondendo alle domande a raffica di Bruno Vespa alla presentazione del suo ultimo libro. «Aspettiamo di presentare tutti i candidati, anche quelli degli alleati, che sosteremmo lealmente». Sarà così in Emilia-Romagna dove sarà la leghista Lucia Borgonzoni a sfidare Stefano Bonaccini per il centrodestra unito. Al sud invece tocca aspettare nonostante, ad esempio, in Calabria si voti lo stesso giorno, il 26 gennaio. «E’ assolutamente urgente» definire i candidati, ripete Berlusconi e spiega il perché del ritardo: «Non siamo il partito di maggioranza, quindi dobbiamo avere alleati. Questo comporta questi inconvenienti». Poi ricorda il no di Salvini all’ex sindaco di Cosenza Mario Occhiuto e rilancia: «Abbiamo ripiegato su un’ottima candidata che è Jole Santelli ma aspettiamo perché Fratelli d’Italia ha detto che tutti i candidati vanno comunicati insieme». Non la prende bene Occhiuto che su Facebook denuncia come Forza Italia abbia «ceduto alla fine alla Lega di Salvini il diritto di scelta del proprio candidato e ha abdicato al suo ruolo di forza politica autonoma e indipendente». Il sindaco di Cosenza ammette poi che «le battaglie si vincono o si perdono, e io la mia l’ho perduta» ma per colpa della discesa in campo di “tutti i poteri più forti per farmi fuori». Diverso, ovviamente, l’umore di Santelli che, in prima fila alla presentazione di Vespa, si limita a dire che è «contenta per le parole del presidente, sono nette e chiare». E dallo sguardo si intuisce che incrocia le dita. In ogni caso, per FI il dado è lanciato. E contro sospetti di furberie e scorrettezze, il partito sentenzia: «Ricordiamo che Forza Italia ha fondato il centrodestra più di 25 anni fa».

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