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NAPOLI – Non si tira indietro il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa ma cerca di non scompaginare in un momento molto delicato. Ci va piano, dice e non dice. “Voi mi conoscete, sono un operativo. Per cui in questo momento sono concentrato sulla diminuzione dei roghi tossici, e ieri ero concentrato sul vertice italo francese. Quello che devono fare gli altri lo facciano gli altri”. Così, a margine del tavolo per il contrasto dei roghi nella Terra dei Fuochi che si è svolto nella prefettura di Napoli, risponde ai giornalisti in merito all’avvio della trattativa tra centrosinistra ed M5s sulla sua candidatura alle elezioni regionali in Campania. Per il ministro, il dialogo è sempre una cosa positiva: “Io sono per il dialogo a 360 gradi in tutto l’arco costituzionale”. Però, questi, “sono dialoghi che non possono riguardare me; è inopportuno; indelicato e poi non mi appartiene nemmeno. Io adesso sto pensando ai roghi tossici qua (nella Terra dei fuochi, ndr) che devono diminuire. Tutto il resto appartiene ad altri”. E sulla Terra dei Fuochi, indipendentemente da chi sarà il prossimo presidente della Regione Campania, “che non si chiami più così”. La questione ambientale, conclude il ministro, “non deve essere considerata un problema. Bisogna ragionare per opportunità e quindi green economy il più possibile”. Intanto Marco Sarracino, segretario del Pd di Napoli, continua a fare il pontiere in questa fase difficile spingendo per l’apertura di una tavolo di trattative con il Movimento 5 Stelle per la coalizione alle prossime elezioni regionali in Campania. “Ci troviamo dinnanzi ad una destra pericolosa a trazione salviniana, i pentastellati non ci lascino da soli a combatterla. Le dichiarazioni di Italia Viva Campania e di Articolo 1 – spiega Sarracino – certificano che la strada intrapresa è quella giusta. Siamo pronti a riunire un tavolo programmatico con tutte le forze politiche che si riconoscono nell’alleanza che sostiene il Governo nazionale. Auspichiamo quindi una disponibilità anche da parte del Movimento 5 Stelle, poiché siamo tutti convinti che in questo momento occorra riunirsi per discutere delle cose da fare assieme nella nostra regione. Il Pd, crede che sia arrivato il tempo per cominciare un proficuo confronto, poiché le prospettive e le cose che ci uniscono, sono sicuramente maggiori di quelle che ci divi – dono”.

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