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NAPOLI. Digerire una sconfitta patita contro gli avversari di sempre, ma non nel percorso del torneo ( ci può anche stare…) bensì in una finale, non è stato compito semplice, soprattutto per i tifosi, che si sono scatenati sui social, durante le trasmissioni televisive e radiofoniche, alla ricerca di giustificazioni, di valutazioni sull’operato dell’allenatore, chi adducendo meriti agli avversari, chi usando comprensione per il capitano ( quel rigore fallito senza scusanti…), chi attaccando, senza limiti di parole e di interrogativi, il trainer, reo secondo molti di commettere errori da tempo e non riuscendo mai ad essere decisivo nei momenti topici della stagione:ovviamente distinguendo dalla consuetudine, il successo nella manifestazione tricolore, la cui edizione 2020/2021 vedrà nuovamente di scena gli azzurri al “Maradona” il prossimo giovedì, al cospetto della rivelazione Spezia.

Ragionando sui perché e sul come procede, a spizzichi e bocconi, la seconda stagione di Gattuso alla guida dei partenopei, abbiamo cercato di condensare i quesiti che da più parti sono stati sollevati nei confronti del tecnico, nella speranza non tanto di ottenere risposte tramite i media ( ricorderanno tutti che l’allenatore, senza girare intorno alle parole, aveva dichiarato nel dopo gara di Udine, di aver ascoltato da parte dei giornalisti solo “stronzate”…. ), ma di riuscire a far sì che Gattuso, di tanto in tanto, si tolga paraorecchie e paraocchi, e cerchi di valutare alcune situazioni, che non devono apparire suggerimenti, bensì delle modifiche, non sostanziali, ma efficaci, del suo modo di intendere la disposizione ed i movimenti dei suoi calciatori. Prima domanda: perché insistere sul 4-2-3-1 se non hai a disposizione un uomo che crea spazio in avanti, quale è Osimhen?

Petagna non ha assolutamente le caratteristiche fisiche e mentali per supportare un simile modulo, o erriamo? Continuando, un centrocampo a due, siano essi Demme e Bakayoko, o il francese e Ruiz, può risultare una barriera, nel momento in cui il terzetto che opera nella tre quarti viene superato dagli avversari? Nella finale dell’altra sera, Demme, soprattutto nel secondo tempo, si è trovato ad operare molto arretrato e ciò ha consentito agli uomini di Pirlo, non in serata eccezionale, di avere sempre la meglio, nella ripresa, comandando il gioco a loro piacimento. Logico tenere Insigne quasi a fungere da terzino, nella speranza di contrastare uno scatenato Cuadrado, cosa riuscita in avvio di partita, ma non nella seconda parte?

Se di uomini dai piedi buoni e di classe ne contiamo soprattutto due, Zielinski, oltre, ovviamente al capitano, vale la pena sacrificarne uno, lasciando l’altro in balia di marcature asfissianti, che solo con alcuni lampi, il polacco è riuscito ad evitare? Non le sembra, caro Gennaro, detto Ringhio, che Lei cerchi di allenare come se giocasse? Era abituato a mordere le caviglie all’avversario di turno, ed è forse per questo che preferisce più difendersi che attaccare? Ed inoltre, a Lei che è tanto caro partire sempre da dietro, ha mai pensato che forse è preferibile scavalcare il centrocampo con lanci lunghi, anche se di velocità ne è dotato, in maniera superlativa, il solo Lozano, stante l’assenza di Osimhen e Mertens? E ricorda che Ospina è capace di sventagliare il pallone nella metà campo avversaria ed in una sola occasione Insigne riuscì ad arrivare in area avversaria e segnare?

Si è reso conto che pochi calciatori azzurri hanno nelle corde una tecnica al di sopra della media e che una volta bloccati da controlli stretti e assillanti, il Napoli ne soffre in maniera fin troppo evidente? E per ultimo, e non per innescare una polemica sterile e fuorviante, che apporto le offre Llorente che, visti, all’atto della premiazione, gli applausi per gli avversari, anche se circondato da tutti i suoi compagni di squadra, avviliti e demoralizzati, è fin troppo chiaro che ne ha piene le scatole di rimanere all’ombra del Vesuvio e che gradirebbe, visto che con la sua presenza gli azzurri giocano in dieci, approdare su altri lidi ( forse all’ombra della Mole Antonelliana…)? Che sia un attaccante nessuno lo può negare, ma che altra sostituzione garantirebbe quanto meno di giocare in parità numerica, non le sembra? Non attendiamo risposte verbali, ma soluzioni che offrano spettacoli migliori alla platea napoletana, e che, tra l’altro, la sostiene e la supporta, anche se con il cuore a pezzi, frantumato da risultati e da gioco che non convincono….

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