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NAPOLI. Da una rapida disamina delle nazioni qualificate per l’edizione 2022 che si svolgerà in Qatar dal 22 novembre al 18 dicembre, e dalla rosa degli stranieri, che, al momento, vestono e, si spera, indosseranno anche per il prossimo campionato, la casacca azzurra, sorge spontanea una considerazione: in quali condizioni rientreranno questi atleti dopo lo stress, non da poco, e le partite giocate con una sequenza da fare un baffo alle competizioni europee infra settimanali ? Basti ricordare le prestazioni dopo l’ultimo mondiale in Francia, nonostante il torneo tricolore fosse iniziato dopo qualche mese dalla competizione internazionale: il Mertens ed il Koulibaly non ingranarono a pieno regime, e non fu sottovalutato il ritardo con cui iniziarono la preparazione pre campionato. Saranno presenti nel mondiale nell’emirato, ben nove ( da verificare, successivamente,

Le convocazioni da parte dei tecnici di dette nazionali ndr) calciatori in forza al Napoli, a meno di cessioni ad altri club: il senegalese Koulibaly, il messicano Lozano, il polacco Zielinski, il belga Mertens, il camerunense Anguissa, il portoghese Rui, lo spagnolo Ruiz, e, forse, il brasiliano Jesus, non tralasciando il recente acquisto, l’uruguaiano Olivera. La reale futura intelaiatura della squadra affidata a Spalletti, cui occorrerà, “cum grano salis”, suggerire alla coppia che opera sul mercato ( Giuntoli e De Laurentiis ndr) gli opportuni ricambi, per i ruoli sopra esposti, al fine di non depauperare la forza che il team partenopeo sta dimostrando coprendo ogni posizione del campo con elementi di valore e di esperienza.

La possibilità che i partenti per il Qatar possano rientrare affaticati, infortunati o, addirittura, gonfi di festeggiamenti per il raggiungimento di traguardi, in partenza, utopistici, deve essere tenuta in conto, alla luce di un calcio mercato che ha già fornito, non solo indiscrezioni, ma dei veri e propri colpi da novanta, artefice soprattutto il Napoli, che si è assicurato la conferma di Anguissa e Jesus, riscattandoli, e, soffiando, giocando d’anticipo, alle rivali, Mathías Olivera Miramontes ventiquattrenne uruguaiano, dal Getafe, e Khvicha Kvaratskhelia, 21 anni, georgiano del Rubin Kazan.

Mondiali, quindi, pericolo dietro l’angolo, fa non sottovalutare e, con operazioni che mirino a prevenire eventuali forfait dei calciatori, sopra menzionati, che giocheranno con l’indiscutibile senso di appartenenza in difesa dei colori del proprio paese, e che potrebbero portare in dote, al rientro nel club azzurro, ma non lo auguriamo, più problemi che vantaggi. E come si suole ripetere, in casi analoghi, meglio prevenire che curare!

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