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C’è anche Giulia Muscariello (nella foto), diciottenne di Cava dei Tirreni (Salerno), tra i 28 giovani cui Sergio Mattarella ha conferito gli attestati d’onore di alfiere della Repubblica. La motivazione: essersi distinti, nel 2020, per l’impegno e le azioni coraggiose e solidali, e rappresentare, attraverso la loro testimonianza, il futuro e la speranza in un anno che rimarrà nella storia per i tragici eventi legati alla pandemia. Virtù incarnate in pieno dalla giovanissima cavese. La sera del 31 luglio scorso Giulia e la sua amica del cuore Chiara, al termine di una serata tra amici, stavano aspettando i genitori, chiacchierando sedute su un muretto. Improvvisamente è  sopraggiunta un’auto, guidata da un coetaneo, visibilmente fuori controllo. Giulia, grazie ai suoi riflessi pronti, accortasi della folle corsa della vettura, ha spinto Chiara salvandola così dall’impatto. Ma l’incidente ha avuto gravi conseguenze per lei, cui i medici hanno dovuto amputare una gamba. Giulia è stata ricoverata per due settimane nell’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore. Al momento delle dimissioni ha scritto una lettera di ringraziamento dedicata a tutto il personale del reparto per l’umanità e l’affetto delle cure. L’attestato del presidente della Repubblica le è stato conferito “per il coraggio e l’altruismo mostrati nel momento drammatico in cui è stata investita da un’automobile fuori controllo. Grazie alla prontezza del suo gesto, l’amica più cara è riuscita a salvarsi. Su di lei invece l’incidente ha lasciato segni pesanti”.

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