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 La Street Kitchen dello chef Vitantonio LombardoStella Michelin e patron della Locanda Severino di Caggiano (Salerno), e il Dum Dum Republic: in occasione dei grandi eventi dell’estate 2016, in particolare il RoyMundo Festival di Roy Paci, il Food Truck stellato farà tappa al beach club che sorge sul mare, all’ombra dell’area archeologica dei tempi di Paestum.

Non solo musica e beverage, ma anche food con la cucina d’autore che scende in strada, tra la gente, per avvicinare in particolare i giovani al “mangiare di qualità”, proponendo piatti semplici del territorio rivisitati, utilizzando sempre materie prime d’eccellenza con prezzi però molto “popular”, che oscillano dai due euro per la singola portata, ai dieci se si opta per l’intero menù. “Very Normal Food”è il sottotitolo della Street Kitchen, che si connota per il suo carattere “easy”, nel tentativo di ridurre la distanza tra le persone e la cucina gourmet stellata, spesso percepita come elitaria e inavvicinabile.

 Una vera rivoluzione, quella di Vitantonio Lombardo, chef sempre propositivo, che decide di uscire fuori dalla Locanda Severino insieme alla sua squadra con il vecchio camion vintage Om 40, ovviamente riadattato in un bistrot on the road dal fascino retrò.

Un’idea che ha fatto impazzire i critici enogastronomici, suscitando l’entusiasmo della stampa specializzata, con richieste provenienti da tutta Italia, dalla Calabria alla Lombardia.

 “La nostra particolarità è l’italianità – sottolinea lo chef – Il Food Truck propone la pasta e come unico panino, bandiera del nostro paese nel mondo, la baguette con la mortadella e la crostatina fatta in casa con la crema di nocciole”.

 

La mortadella è Bologna Igp Oro ai pistacchi, ovviamente, mentre la pasta per antonomasia è loScarpariello, che si alternerà ad altri due primi, tra cui i tubetti Sant’Angelo con zucca, speck e riduzione d’Aglianico.

 “Noi ci crediamo – insiste lo chef Lombardo – Il Food Truck è un’intuizione nata per gioco, perché anche a Locanda Severino, come in tutte le cucine, si vivono situazioni di forte stress e di duro lavoro. Avevamo bisogno di creare una condizione più rilassante, perché occorre ricordare che anche noi chef siamo persone normali.  Noi crediamo in questo progetto, è diventato il nostro passatempo, che però viviamo con leggerezza e serietà. Offriamo quello che mangiamo a casa anche noi, fuori dal lavoro”.

Sul truck predisposto anche un angolo bar, dal gin tonic al vino aglianico alla più classica e ormai cultbirra Peroni alla spina, con immancabile il caffè espresso.

 

 

 

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