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Il 2020 comincia con un lieto evento. Non si tratta del primo fiocco rosa o azzurro in clinica, bensì con il primo disco dell’anno che coincide con una rinascita. Quella di Gianluca Grignani, il cantautore di Destinazione paradiso e di tanti altri successi discografici. Una figura importante su cui è necessario continuare a credere perché della sua penna il mondo delle canzoni ne ha ancora bisogno. L’ex giovane maledetto degli anni ’90 ha abbandonato le vesti di ragazzo sconsiderato per ricercare quella maturità che lo consacra.

E torna alla ribalta con il nuovo brano “Tu che ne sai di me”, che anticipa un album che arriverà nel corso del 2020. Ad aprire le danze per il lieto evento è stata Rtl, la radio più ascoltata d’Italia, che dal 31 dicembre a mezzanotte ha mandato in onda il nuovo brano di Grignani.

Il cantautore milanese ha confessato e dichiarato nelle interviste che “Tu che ne sai di me” è uno dei pezzi più belli e sentiti che abbia mai scritto e che rappresenta una ripartenza perché si è guadagnato quella tanto agognata libertà artistica che gli dà l’indipendenza discografica grazie al suo nuovo studio e alla sua nuova etichetta (la Falco a metà). Un salto di qualità che ora gli permette anche di lanciare e produrre nuovi artisti.
Lo scorso 4 gennaio Grignani è stato ospite di Pierluigi Diaco che in “Io e te” l’ha intervistato.

Tu che ne Sai di Me

L’artista, incalzato dal conduttore, si è lasciato andare ad alcune confessioni riguardanti i suoi anni bui che l’hanno allontanato dalla scena, isolandolo per più di tre anni. Diaco ha chiesto che cosa rappresenti la solitudine per l’artista. Grignani ha risposto che secondo lui ci sono tre tipi di uomini: «quelli che nascono e sanno stare da soli e spesso muoiono da soli ed è bruttissimo; quelli che imparano a stare da soli e quelli che non impareranno mai. Io ho imparato a essere un uomo che sa stare da solo».
Un artista sempre in conflitto che non sa darsi un giudizio complessivo perché non si sente arrivato. Si vede sempre in movimento alla ricerca di quella maturità che gli spetta dopo i 25 anni di carriera. Non ti fermare, avanti credici: è il suo motto.
Il singolo lancia una trilogia di dischi, Verde smeraldo 1, 2 e 3, un progetto molto legato alla sua infanzia. Da sempre innamorato del rock, Grignani dopo 25 anni di musica, resta legato al rock anche se atipico e con qualche virata. Arriveranno anche i concerti, cinque o sei date, la maggior parte in acustico con la sola sua chitarra a fargli compagnia.


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