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Nella prestigiosa QS World University Ranking by Subject 2023 l’Università della Calabria è entrata per la prima volta per l’area “Computer science” – unica new entry dell’Italia, insieme alla Bocconi di Milano – e ha riconfermato la sua presenza anche in Fisica, disciplina in cui era entrata lo scorso anno. Un risultato eccezionale a livello nazionale e internazionale che tuttavia rappresenta l’ennesimo riconoscimento prestigioso che l’Ateneo continua a inanellare: inarrestabile la sequenza dei riconoscimenti di eccellenza che colleziona ormai da tempo.

Di qui, vengono subito alla mente le parole della presidente del CNR, Maria Chiara Carrozza, spese sull’Unical in occasione delle celebrazioni per i cinquant’anni: “Questo mezzo secolo di vita – disse – è il frutto di un progetto visionario e al tempo stesso estremamente concreto, di una classe dirigente politica e accademica estremamente lungimirante, che puntò – nel 1972, con il primo rettore Beniamino Andreatta, ndr – sullo sviluppo e il riscatto del Mezzogiorno d’Italia investendo sull’Università e la ricerca, per formare e creare le nuove classi dirigenti del Mezzogiorno”.

IN 50 ANNI UNICAL HA FORMATO OLTRE 100MILA STUDENTI

Nei 50 anni della sua storia “l’Unical ha formato 100 mila laureati, che hanno cambiato la storia della Calabria, perché tra di loro ci sono gran parte degli insegnanti e dei dirigenti di oggi e i vertici di diverse istituzioni calabresi”- fece eco il rettore Nicola Leone, studioso di chiara fama lui stesso, insignito nel novembre 2021 della fellowship dell’Associazione sull’Intelligenza Artificiale dell’area Asiatico Pacifica quale scienziato apprezzato a livello mondiale per i suoi studi nell’ambito dell’Intelligenza Artificiale “deduttiva”, sulla logica per la rappresentazione della conoscenza e i sistemi di ragionamento automatico.
Il lavoro pioneristico sul territorio, con gli occhi sul mondo.

Questa messe di risultati favorisce non soltanto la crescente e ormai consolidata reputazione dell’Ateneo, ma anche il lavoro pioneristico che da anni l’Unical svolge sul territorio su più fronti: sia nel favorire l’incontro e la collaborazione pubblico-privato, sia nel dare vita a facoltà “innovative e vincenti”, come ebbe a dire l’ex ministra dell’Università Maria Cristina Messa, attraverso la crescita della didattica, della ricerca e dell’internazionalizzazione.

L’impegno instancabile dell’ateneo, “sia per accrescere il profilo scientifico e culturale dell’ateneo, sia per offrire agli studenti una didattica di alto livello e di respiro internazionale”, portando nelle sue aule e nei suoi laboratori docenti e ricercatori di chiara fama da tutto il mondo, ha compiuto un passo avanti lo scorso 10 dicembre, quando l’Unical ha concluso la call durata meno di un mese per manifestazioni di interesse aperta a personalità accademiche italiane ed estere. Una call che ha visto un’altissima affluenza di profili di candidati da tutta Europa e dai Paesi extraeuropei e che la governance dell’ateneo sta analizzando, a fronte di un lavoro corposo che non è ancora ultimato.

Computer Science, Unical e i suoi ricercatori al top

l’Unical, ha dichiarato il rettore Leone in una nota, “rappresenta ormai un punto di riferimento nazionale e internazionale nell’area Computer Science. Basti pensare, ad esempio – ha aggiunto – ai grandi progetti di ricerca finanziati dal ministero dell’Università e della Ricerca sul PNRR, con la call “Partenariati estesi”. Nell’area Computer Science – ha spiegato ancora il numero uno Unical – sono stati finanziati due soli progetti nazionali relativi agli attualissimi temi dell’Intelligenza artificiale e della Cybersecurity. L’Unical è uno dei 10 centri di ricerca nazionali (spoke) del progetto di Intelligenza artificiale, con un ruolo primario di organizzazione e coordinamento delle attività di ricerca in Intelligenza artificiale del Paese. Non solo. L’Unical è uno dei 10 centri nazionali anche su Cybersecurity.

Oltre ai mega atenei di Bologna e Roma Sapienza, l’Unical è la sola, con il Politecnico di Torino, ad avere tale responsabilità di coordinamento in entrambi i progetti nazionali su Computer Science, a conferma del primato che in tale ambito le viene ormai ampiamente riconosciuto nella comunità scientifica”. Un primato, che viene corroborato dall’avvicendarsi dei riconoscimenti internazionali. Solo per citare i più recenti, il docente dell’Unical Giancarlo Fortino si è confermato tra i ricercatori più citati al mondo, unico in Italia nel settore Computer Science, nella classifica “Highly Cited Researchers 2022”, stilata da Clarivate Analytics, una delle società internazionali più accreditate nel fornire servizi basati sull’analisi di dati e informazioni relative alla ricerca scientifica e accademica.

Un risultato “motivo di orgoglio per tutta l’Unical, che diventa l’unica università italiana a poter vantare un “Highly Cited Researcher” nell’area informatica” – aveva sottolineato il rettore Leone, ricordando come si trattasse di “un primato che è testimoniato ormai da diverse classifiche internazionali, come il Global Ranking of Academic Subjects di Shanghai, solo per citare l’ultima, nella quale l’Unical figura al secondo posto nazionale nell’ambito ‘Computer Science and Engineering’, preceduta solo dal Politecnico di Milano, e nella top 201-300 a livello mondiale”.

I laureati in Informatica e Ingegneria Informatica i più richiesti in Italia. A due mesi dalla laurea lavorano

I laureati dell’Unical in Informatica e in Ingegneria Informatica risultano tra i più richiesti d’Italia. Il dato che testimonia l’eccellenza dell’ateneo anche nella didattica della materia è emerso dall’ultima rilevazione Almalaurea sull’occupazione dei laureati. Il 100% dei laureati Unical in Computer Science lavora dopo appena due mesi dalla conclusione del corso di studi, con un salario superiore alla media nazionale, pari a 1.750 euro ad un anno dalla laurea. Un dato ancora più significativo se si considera che la gran parte dei laureati trova occupazione in Calabria, dove la qualità della didattica e della ricerca accademica hanno avuto un impatto fortemente positivo sul territorio, favorendone lo sviluppo e dando vita a una “success story”, ha ricordato ancora il rettore Nicola Leone.

La presenza di dipartimenti di eccellenza nella ricerca in Informatica e Ingegneria informatica, unitamente alla disponibilità di laureati altamente qualificati in queste discipline – ha dichiarato ancora il Rettore nella nota Unical di pochi giorni fa – “ha favorito in maniera decisiva lo sviluppo del settore ICT in Calabria, portando l’area di Cosenza ai primi posti nazionali come numero di aziende operanti nel settore. Intorno all’Unical sono nate numerose imprese spin-off che oggi costituiscono un polo ICT fiorente e di crescente impatto, e il territorio è divenuto attrattivo anche per l’insediamento di industrie di rilevanza internazionale, come Ntt Data, Accenture e Atos Italia, che proprio tra qualche settimana aprirà la sua prima sede a Cosenza”.

Capacità generativa

In occasione del cinquantenario dell’ateneo Leone si era soffermato sulla capacità generativa della ricerca per il territorio calabrese, “grazie all’impegno di tanti giovani ricercatori che sono nati nell’Unical e che qui hanno deciso di fermarsi, sentendosi parte di una missione culturale più alta e offrendo il loro talento al servizio del territorio”. Aveva ricordato come la terza missione e il trasferimento tecnologico “hanno dato vita a 48 spin-off che danno lavoro a centinaia di giovani laureati sul territorio”. Un territorio che conta “gli oltre 130 laboratori scientifici in cui la ricerca viene sostenuta” e grandi infrastrutture tra le quali Sila, Agrinfra e la STAR, sorgente a raggi X ad alta energia, di rilevanza strategica nazionale”. Quest’ultima “entro un anno sarà completata e si avvierà. Auspichiamo – si legge nella nota dei giorni scorsi – che anche nel campo della Fisica si possano creare impatti territoriali positivi in futuro”.


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