X
<
>

Alessandro Baricco

Condividi:
3 minuti per la lettura

Alessandro Baricco ha annunciato sui social di avere la leucemia e scrive “mia sorella mi donerà le cellule staminali per il trapianto”.

“Ehm – scrive Baricco -, c’è una notizia da dare e questa volta la devo proprio dare io, personalmente. Non è un granché, vi avverto. Quel che è successo è che cinque mesi fa mi hanno diagnosticato una leucemia mielomonocitica cronica”. 

Il post è accompagno da una foto in cui si vede un computer e una copia de Il Circolo Pickwick di Charles Dickens accanto a un letto d’ospedale. “Ci sono rimasto male – prosegue lo scrittore – ma nemmeno poi tanto, dai. Quando hai una malattia del genere la cosa migliore che puoi fare è sottoporti a un trapianto di cellule staminali del sangue, cosa che farò tra un paio di giorni (be’, non è così semplice, ci stiamo lavorando da mesi, è un lavoro di pazienza). A donarmi le cellule staminali sarà mia sorella Enrica, donna che ai miei occhi era già piuttosto speciale prima di questa avventura, figuriamoci adesso”.  

“Molto altro non mi verrebbe da aggiungere. Forse, ecco, mi va ancora di dire che percepisco ogni momento la fortuna di vivere tutto questo con tanti amici veri intorno, dei figli in gamba, una compagna di vita irresistibile, e il miglior Toro dai tempi dello Scudetto. Sono cose, le prime tre, che ti cambiano la vita. La quarta certo non te la guasta. Insomma, la vedo bene. Per un po’ non contate su di me, ma d’altra parte non abituatevi troppo alla cosa perché i medici che si sono ficcati in testa di guarirmi hanno tutta l’aria di essere in grado di riuscirci abbastanza in fretta”.

Alessandro Baricco, 63 anni, si è affermato come autore di romanzi (a partire da “Castelli di rabbia” del 1991, “Oceano mare” del 1993 e “Seta” del 1996) in grado di coniugare qualità letterarie e grande successo di pubblico, grazie a una scrittura estremamente incisiva ed evocativa. Nel 1994 ha ideato e fondato la Scuola Holden a Torino, di cui è preside. Nel 2020 ha ricevuto il Premio Campiello alla carriera.  Nato a Torino il 25 gennaio 1958, Baricco si laurea in Filosofia con una tesi in Estetica. L’amore per la musica e per la letteratura hanno ispirato sin dagli inizi la sua attività di saggista e narratore. Ha esordito come critico musicale sul quotidiano “La Repubblica”, passando poi a “La Stampa” in veste di editorialista culturale e curando programmi radiofonici e televisivi di argomento musicale e letterario.

Come saggista esordisce con “Il genio in fuga. Due saggi sul teatro musicale di Gioacchino Rossini” (Il Melangolo, 1988; Einaudi, 1997). “Castelli di rabbia” (Rizzoli, 1991; Universale Economica Feltrinelli, 2007), suo primo romanzo, Premio Selezione Campiello e Prix Médicis Étranger, è un’autentica rivelazione nel panorama della letteratura italiana e ottiene il consenso della critica e del pubblico.    Seguono “Oceano Mare” (Rizzoli, 1993; Universale Economica Feltrinelli, 2007), Premio Viareggio e Premio Palazzo al Bosco; il monologo teatrale “Novecento” (Feltrinelli, 1994; edizione speciale, 2014; “Audiolibri – Emons Feltrinelli”, 2011) da cui Giuseppe Tornatore trae il film “La Leggenda del pianista sull’oceano”; “Seta” (Rizzoli, 1996; Fandango Libri, 2007), portato sullo schermo da François Girard con una produzione e un cast internazionali; “City” (Rizzoli, 1999; Universale Economica Feltrinelli, 2007); “Senza sangue” (Rizzoli, 2002; la graphic novel in “Feltrinelli Comics”, 2019, con Tito Faraci e Francesco Ripoli), tutti tradotti all’estero e recensiti dalle maggiori testate internazionali, dal “Guardian” al “New York Times”, da “Libération” a “Le Monde”.


La qualità dell'informazione è un bene assoluto, che richiede impegno, dedizione, sacrificio. Il Quotidiano del Sud è il prodotto di questo tipo di lavoro corale che ci assorbe ogni giorno con il massimo di passione e di competenza possibili.
Abbiamo un bene prezioso che difendiamo ogni giorno e che ogni giorno voi potete verificare. Questo bene prezioso si chiama libertà. Abbiamo una bandiera che non intendiamo ammainare. Questa bandiera è quella di un Mezzogiorno mai supino che reclama i diritti calpestati ma conosce e adempie ai suoi doveri.  
Contiamo su di voi per preservare questa voce libera che vuole essere la bandiera del Mezzogiorno. Che è la bandiera dell’Italia riunita.
ABBONATI AL QUOTIDIANO DEL SUD CLICCANDO QUI.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE