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Palazzo Chigi

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Il Consiglio dei ministri approva il codice degli incentivi alle imprese per «una riforma organica e fermare la giungla degli incentivi»

ROMA – Il Consiglio dei ministri di oggi ha dato il via libera alla nascita di un nuovo “codice degli incentivi” al fine di bloccare l’estrema frammentazione delle attuali politiche di incentivazione e raggiungere la piena efficienza degli interventi per le imprese.

«Il provvedimento – commenta il ministro del Governo Meloni Adolfo Urso – nasce dalla necessità di avere una riforma organica per fermare la giungla degli incentivi. L’obiettivo è semplificare e omogenizzare. Le sfide globali di oggi – continua il Ministro – hanno bisogno di risposte mirate e coerenti con un sistema degli incentivi compiuto e coordinato che possa rappresentare un corpus organico di regole che sia di riferimento tanto per i decisori pubblici che per le imprese».

Il disegno di legge è collegato alla Legge di Bilancio 2023-2025 in coerenza con le indicazioni del DEF e con il PNRR e prevede tra gli obiettivi anche la semplificazione delle norme in materie di investimenti e interventi nel Mezzogiorno.

DAL CDM SÍ AL CODICE DEGLI INCENTIVI ALLE IMPRESE

La revisione degli incentivi costituisce infatti un passaggio necessario anche per la promozione della politica industriale italiana che richiede sul piano nazionale un maggiore efficientamento degli interventi per le imprese nonché di orientamento verso le sfide globali come la transizione green e digitale.

Il provvedimento, condiviso con le amministrazioni interessate e in sintonia con il ministro Fitto opera su tre fonti principali: riordino e razionalizzazione delle misure di incentivo, alla luce delle valutazioni d’impatto che si effettueranno; coordinamento tra le amministrazioni centrali e regionali in modo da prevenire sovrapposizioni e sprechi; semplificazione, chiarezza e conoscibilità attraverso il codice dell’incentivazione che contiene le regole generali che dovranno essere uniformemente osservate. Il ministero delle Imprese e del Made in Italy dovrà adottare i decreti delegati entro 24 mesi.

Inoltre il CdM ha approvato il Decreto Legislativo sulle nuove disposizioni normative per rafforzare la tutela dei consumatori nel caso di clausole vessatorie, pratiche commerciali scorrette, concorrenza sleale o comunicazioni commerciali non veritiere, e operano una revisione dell’impianto sanzionatorio al fine di garantire la massima armonizzazione a livello europeo nella tutela dei consumatori, adeguando altresì le previsioni normative alle evoluzioni soprattutto dei modelli di business e delle transazioni on-line. Il Cdm ha approvato anche un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti di protezione temporanea per le persone provenienti dall’Ucraina. Il testo stabilisce la proroga delle misure di assistenza e accoglienza già disposte in favore della popolazione ucraina, fino al 31 dicembre 2023.

In collaborazione con Italpress


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