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Il ministro per l'Economia, Giancarlo Giorgetti

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IL CENTRODESTRA non presenterà emendamenti: i partiti che sostengono il governo vogliono rispettare il patto sottoscritto con la premier per blindare la Legge di Bilancio. Tutte le proposte di modifica saranno inserite nel maxi-emendamento che sarà presentato dal governo entro la prossima settimana o nel corso della conversione in legge di alcuni provvedimento. A cominciare dal decreto anticipi. Tutt’altra la strategia messa in campo dall’opposizione, che ha scaricato sulla manovra di bilancio una valanga di emendamenti. Circa un migliaio portano la firma del Pd, 180 quella di Italia Viva.

Una battaglia che rischia di complicare il percorso della legge di Bilancio che l’esecutivo vorrebbe chiudere prima della pausa natalizia anche per dare un segno di compattezza all’Europa dopo le pagelle emesse ieri dalla Commissione Europea. In particolare, a quanto si apprende da fonti parlamentari, FdI chiederà di intervenire sulle pensioni dei medici e delle altre categorie del pubbico impiego per evitare o alleggerire la penalizzazione nel calcolo del rendimento sulla quota retributiva. Fratelli d’Italia punta poi ad inserire in manovra un tetto alla copertura assicurativa delle polizze contro le calamità naturali che le imprese sono tenute a sottoscrivere entro dicembre 2024. Tra le proposte allo studio del partito della premier anche una soluzione per i lavori nei condomini con il superbonus. L’obiettivo è quello di far rientrare nel 110% la quota di lavori effettuata e fatturata entro dicembre 2023, attraverso una “Sal” (Stato avanzamento lavori) speciale, anche se le opere non sono state completate entro la fine dell’anno. Questa ipotesi di misura, spiegano fonti di FdI, potrebbe anche essere inserita nel decreto anticipi.

Anche Forza Italia, che non ha presentato emendamenti, chiederà l’inserimento di alcuni interventi nella manovra di bilancio, tra cui l’aumento delle risorse per il bonus psicologo e la norma chiarificatrice da parte del governo che escluda il primo immobile dall’applicazione della cedolare secca aumentata al 26% per gli affitti brevi. Molto ricco, invece, il menu delle proposte avanzate dal Pd. Si va dal salario minimo ai congedi paritari, dagli investimenti per la doppia transizione digitale ed ecologica alla sanità e la difesa dei servizi pubblici essenziali.

Una vera e propria contro-manovra presentata ieri, nel corso della direzione nazionale del Pd al Nazareno, la responsabile economia, Antonio Misiani. “E’ sulla base di queste proposte che, a partire dai prossimi giorni, daremo battaglia nel paese e in parlamento”, sottolinea Misiani. Fra gli interventi più gettonati quello del salario minimo, “una misura a costo zero”. A cui si aggiunge il congedo paritario: “Un intervento molto forte sul terreno delle politiche per la famiglia e la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro”. Ancora, sempre per le famiglie, la proroga sul bonus luce e gas, il rifinanziamento del trasporto pubblico locale gratuito e le misure sul caro scuola. Ci sono poi gli interventi per la crescita, gli investimenti sulla transizione green e un piano di privatizzazioni che non si limiti a fare cassa.

E le coperture? “Queste proposte hanno un costo, ma noi indichiamo emendamento per emendamento dove andare a prendere questi soldi – assicura il titolare dell’economia della segreteria Pd- mi rifiuto di pensare che non si possano recuperare risorse aggiuntive in un paese che ha 87 miliardi di euro di evasione”.

Italia Viva punta invece su alcune misure cancellate o ridimensionate dal governo: si va dal ripristino di “Italia Sicura” con 1 miliardo contro dissesto idrogeologico alla richiesta di non bloccare le misure per il “rientro dei cervelli” dall’estero, ed ancora “ripristinare la 18app per tutti” e prevedere la partecipazione dei lavoratori agli utili. Renzi firma anche un emendamento per “istituire un fondo per la diagnosi della atrofia muscolare spinale – Sma, con una dotazione iniziale di 10 milioni di euro a decorrere dall’anno 2024”. Per la giustizia, si richiede di stanziare “150 milioni di euro e destinarli al fondo a favore di chi è stato vittima di un errore giudiziario o detenuto ingiustamente”. Sul lavoro con un “fondo straordinario di 200 milioni per gli anni 2024, 2025 e 2036 come contributo a fondo perduto per l’acquisto dei macchinari di sicurezza” per evitare si ripetano morti sul lavoro.


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