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I numeri dello Scippo al sud

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La verità è cocciuta e i numeri parlano. Anzi urlano quando è in gioco la grande questione italiana dimenticata colpevolmente da tutti. Perché nulla (mai) può prescindere dalla verità e dai numeri, soprattutto se parliamo di Nord e Sud del Paese.

Non è possibile prescindere da ciò che è emerso in sede di audizione alla Commissione Finanze della Camera. “Alle spalle abbiamo un buco da 61 miliardi. Risorse che dovevano essere garantite in maniera equa al Mezzogiorno. Invece dal 2001 al 2019 la quota media di trasferimenti al Sud non è mai andata oltre il 24%, con picchi del 28% e del 19%. Quando avrebbe dovuto essere garantito il 34%”. Parola di Francesco Boccia, ministro per gli affari regionali e l’autonomia, economista di valore e politico navigato.

Lo scippo da 61 miliardi, operato dal Nord ai danni del Sud con il trucco della spesa storica, che ha segnato l’esordio in edicola di questo giornale, è oggi consacrato nella sede più autorevole che è quella parlamentare, perché qui si esprime la sovranità popolare, all’interno di un’indagine conoscitiva destinata a lasciare il segno.

Sono soldi veri sottratti indebitamente al Sud che hanno alimentato l’assistenzialismo del regionalismo predone del Nord, hanno minato le fondamenta dell’economia italiana e della coesione civile. Per questo, ha fatto bene la Presidente Ruocco a sottolineare che non si può liquidare tutto con la solita scusa delle Regioni meridionali inefficienti perché “il discorso della distribuzione e della perequazione delle risorse è a monte, bisogna capire quante risorse ha un territorio rispetto a un altro”. Siamo al dunque. Si è azzerata la spesa pubblica per investimenti dove ve ne era maggiore bisogno. Per questo chi oggi governa il Paese se vuole essere credibile quando parla di fare ripartire l’Italia deve vincolare su più fondi pluriennali di investimento un flusso significativo di risorse per le aree in ritardo. Prima, però, a partire dalla Cassa Depositi e Prestiti, deve mandare a casa chi ha tradito colpevolmente questo mandato.


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