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Draghi durante il summit Ue

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I leader europei chiedono di rispettare il coordinamento tra i Paesi nelle misure per la lotta al Covid-19. Alla vigilia delle feste di Natale, i rappresentanti dei governi europei, riuniti nel vertice di Bruxelles, insistono sull’urgenza di portare avanti la campagna vaccinale e di accelerare sulla somministrazione della terza dose.  Negli ultimi giorni, alcuni Paesi, come l’Italia e il Portogallo, hanno annunciato nuove restrizioni per i viaggi, come tamponi e quarantene per i viaggiatori in arrivo da altri Stati membri.

LA LINEA ITALIANA E IL COORDINAMENTO

Intervenendo al summit Ue, il premier Mario Draghi, ha spiegato ai colleghi che le misure italiane sono state prese perché la variante Omicron è per ora meno diffusa in Italia rispetto ad altri Stati membri e quindi «occorre mantenere questo vantaggio a protezione del nostro Sistema sanitario nazionale.  Questa la ragione alla base della decisione di far fare i test a chi entra in Italia. Il coordinamento a livello Ue deve essere guidato dal principio di massima cautela».

Il premier ha poi ricordato che in Italia 135mila persone sono decedute a causa del Covid e si è registrato un calo del Pil del 9%.

Rispetto alle misure restrittive sui viaggi durante il vertice «diversi leader hanno sollevato il tema di un coordinamento internazionale, della necessità di informare adeguatamente i partner sulle misure europee e di assumere azioni proporzionate» ha spiegato un funzionario europeo.

«Uno sforzo coordinato è necessario e le restrizioni devono essere basate su criteri oggettivi, non devono danneggiare il funzionamento del mercato unico e non ostacolare in maniera sproporzionata la libertà di circolazione tra gli Stati membri o di viaggiare nella Ue», si legge nelle conclusioni. Nel testo i leader europei hanno poi ribadito che «la campagna di vaccinazione è cruciale e urgente contro la nuova variante» e che è necessario «accelerare con la terza dose».

Il Consiglio europeo insiste anche sull’importanza di mantenere un approccio coordinato anche sulla validità del certificato digitale europeo (Green pass). Per facilitare il coordinamento a livello europeo, da quanto emerge dalle conclusioni, la Commissione europea dovrebbe adottare un atto delegato sulla validità del Green pass. Nel testo dovrebbe essere inserito anche il termine di durata del certificato che, si ipotizza, sarà di nove mesi.

«Noi siamo molto soddisfatti di aver varato il Green pass in tempo record. Allo stesso tempo siamo convinti che tutte le azioni andrebbero coordinate» ha sottolineato il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, durante la conferenza stampa in apertura del vertice. Ma sulle restrizioni prese unilateralmente dai singoli Paesi, ha aggiunto Sassoli, «anche questo fa parte di una Ue che non ha capacità di affrontare con tempestività le questioni che il Covid-19 ci sottopone».

OBBLIGO VACCINALE E AIUTI AI PAESI TERZI

La questione di inserire o meno un obbligo vaccinale è rimasta invece ai margini del dibattito al Consiglio: è stata sollevata solo da un paio di leader.  Ma nelle conclusioni del summit si legge che «rimane cruciale affrontare l’esitazione a vaccinarsi dei cittadini e la disinformazione».

Infine, i leader si sono detti convinti che per sconfiggere il Covid-19 bisogna raggiungere l’obiettivo di una vaccinazione completa a livello mondiale. Per questo il Consiglio europeo ha rinnovato l’impegno a esportare dosi di vaccino contro il Covid-19 verso Stati africani e Paesi terzi. Secondo i leader è necessario un maggiore impegno con i produttori e l’Organizzazione mondiale della sanità. La Commissione europea dovrà monitorare il rispetto degli impegni.

MAPPA DEI CONTAGI E CRISI ENERGETICA

Intanto, nella mappa europea dei contagi del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) le regioni italiane Sardegna, Molise e Puglia passano in giallo. Mentre, sono più preoccupanti il Veneto, Friuli Venezia Giulia e Provincia di Bolzano che sono segnate in rosso scuro, che indica che i casi sono in forte aumento. Il resto del territorio italiano è per il momento in rosso.

Nel resto d’Europa sono passate in rosso scuro gran parte della Spagna, Francia, Germania, Benelux, Grecia e tutta l’Europa centro-orientale, a eccezione della Romania, dove ci sono le uniche regioni verdi in Europa, e della Bulgaria, che resta in rosso. 

Altro tema che preoccupa i leader europei è la crescita dei prezzi energetici. La discussione del Consiglio sugli interventi nel mercato energetico per affrontare l’aumento dei prezzi è durata a lungo. Un gruppo di Paesi, tra i quali Francia, Spagna e Paesi Baltici, sostiene che vada approfondita l’analisi del mercato energetico e della formazione dei prezzi. Secondo questi Paesi i rapporti preliminari dell’Autorità Ue dei mercati finanziari (Esma) e dell’Agenzia per la cooperazione dei regolatori dell’energia (Acer) non sono sufficienti.

I rapporti preliminari Ue concludono che i prezzi dell’energia si stabilizzerebbero per poi calare durante la prossima primavera.

SASSOLI: «PER L’EUROPA PROGETTO DI SPERANZA»

L’ultimo vertice del 2021 è stato aperto dal presidente del Parlamento Ue, David Sassoli, che ha sottolineato tre principi che dovranno guidare l’Europa del futuro: «L’Europa ha bisogno di un nuovo progetto di speranza. Penso che questo progetto possa essere costruito intorno a tre assi forti, a un triplice desiderio di Europa che sia unanimemente condiviso da tutti gli europei: quello di un’Europa che innova, di un’Europa che protegge e di un’Europa che sia faro».

Dopo la presidenza di turno europea slovena, che va verso la conclusione, da gennaio sarà la volta di quella francese che dovrà affrontare il dibattito sulle regole fiscali Ue. Bisognerà riformare «in maniera realista il Patto di stabilità e crescita. Non possiamo più ingabbiare il nostro futuro e quello dei nostri figli nella regola del 3 %» ha detto Sassoli. A questo proposito, «il Parlamento e i cittadini europei attendono con impazienza la pubblicazione del pacchetto sulle risorse proprie, che dovrebbe permettere all’Unione di completare la sua dotazione finanziaria in modo sostenibile e di rimborsare il debito contratto in comune».


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