X
<
>

Dosi di vaccino anti Covid

Condividi:
2 minuti per la lettura

Il virus arretra, in Europa, in America e nel mondo. Ma non dappertutto. Se passiamo dalla foresta – il mondo – agli alberi – i continenti – vediamo che il progresso è macchiato da regressi.

Il grafico mostra come sono andati evolvendo i nuovi casi di Covid-19, dal 1° maggio a oggi, in Africa, Asia, Europa, Nord-America e Sud-America (nuovi casi per milione di abitanti, in media mobile di 7 giorni). Come si vede, ci sono “storie di successo”: in Asia e sulle due sponde dell’Atlantico i casi al 1° maggio (barra rossa) sono calati di molto nelle ultime rilevazioni (barra verde).

Certo, anche qui, se dagli alberi si dovesse passare ai rami, la situazione sarebbe più variegata: in Asia, dove il “successo” è principalmente dovuto alla Cina, ci sono Paesi, come la Malaysia, la Thailandia e le Filippine dove è in corso una seria recrudescenza.

E lo stesso si può dire dell’Europa, dove, accanto ai rapidi miglioramenti di Germania, Italia, Polonia e altri, ci sono preoccupanti risalite dei contagi in Gran Bretagna e nel Portogallo. Ma nel complesso quelle tre aree del mondo sono in via di guarigione (sempre scongiuri facendo…).

 Là dove il trend continentale è negativo è in Africa e nel Sud-America. E non è per caso. Sono le due aree più povere e meno vaccinate. Certo, se, per l’Africa, guardiamo ai livelli – alla fotografia e non alla cinematografia – possiamo consolarci vedendo che questi livelli sono più bassi che altrove.

Ma il problema sta nella dinamica. Mentre i cali dei casi in Asia, Europa e Nord-America negli ultimi 50 giorni sono compresi fra il -65 e il -75%, in Sud-America l’aumento va al +17% e in Africa addirittura al +134%. Alla luce di questi dati si comprende come i Paesi più ricchi, riuniti qualche giorno fa al G7, abbiano voluto spingere sulle donazioni di vaccini ai Paesi poveri. Non si tratta di carità, ma di intelligente egoismo, dato che il virus non rispetta le frontiere: non saremo al sicuro se tutti non saranno al sicuro.


La qualità dell'informazione è un bene assoluto, che richiede impegno, dedizione, sacrificio. Il Quotidiano del Sud è il prodotto di questo tipo di lavoro corale che ci assorbe ogni giorno con il massimo di passione e di competenza possibili.
Abbiamo un bene prezioso che difendiamo ogni giorno e che ogni giorno voi potete verificare. Questo bene prezioso si chiama libertà. Abbiamo una bandiera che non intendiamo ammainare. Questa bandiera è quella di un Mezzogiorno mai supino che reclama i diritti calpestati ma conosce e adempie ai suoi doveri.  
Contiamo su di voi per preservare questa voce libera che vuole essere la bandiera del Mezzogiorno. Che è la bandiera dell’Italia riunita.
ABBONATI AL QUOTIDIANO DEL SUD CLICCANDO QUI.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE