X
<
>

Il premier Conte

Condividi:
1 minuto per la lettura

ROMA – «Mi assumo tutta la responsabilità della scelta di Gaudio. Non solo del fatto che la designazione non è andata a buon fine, ma anche delle precedenti nomine».

Così il premier Conte in un colloquio con Repubblica, nel quale spiega la propria scelta di designare l’ex rettore della Sapienza quale commissario alla sanità calabrese, incarico al quale ieri Gaudio ha rinunciato.

«L’ho scelto io – afferma – sia per Zuccatelli, che per Gaudio, c’è stato il pieno confronto e la condivisione con tutti i ministri coinvolti. Le responsabilità – ammette il presidente del Consiglio – ricadono primariamente su di me, se coinvolgono il governo. Vale per Gaudio, come per Cotticelli. E anche per Zuccatelli, altissimo profilo, che però con quei video e quelle dichiarazioni inappropriate ha aperto una ferita con la comunità calabrese».

Ma, rassicura Conte, «non si è aperta una crepa nella maggioranza, per il semplice fatto che mi assumo la responsabilità». E, ribadisce, «il processo decisionale si è sviluppato in modo lineare e nel pieno confronto con tutti i ministri direttamente coinvolti: la proposta spetta al ministro dell’Economia, di concerto con quello della Salute, con il parere del ministro degli Affari regionali e la deliberazione del consiglio dei ministri. E il processo prevede altresì il parere del presidente della regione Calabria. Infine la mia firma in calce».

Intanto, il presidente Conte riceverà domani a Palazzo Chigi una delegazione dei sindaci calabresi che saranno a Roma per un sit in. A quanto si apprende, il premier incontrerà nel primo pomeriggio una delegazione che dovrebbe essere composta dall’Anci regionale e dai sindaci dei Comuni capoluogo. L’incontro sarebbe stato concordato nei giorni scorsi.


La qualità dell'informazione è un bene assoluto, che richiede impegno, dedizione, sacrificio. Il Quotidiano del Sud è il prodotto di questo tipo di lavoro corale che ci assorbe ogni giorno con il massimo di passione e di competenza possibili.
Abbiamo un bene prezioso che difendiamo ogni giorno e che ogni giorno voi potete verificare. Questo bene prezioso si chiama libertà. Abbiamo una bandiera che non intendiamo ammainare. Questa bandiera è quella di un Mezzogiorno mai supino che reclama i diritti calpestati ma conosce e adempie ai suoi doveri.  
Contiamo su di voi per preservare questa voce libera che vuole essere la bandiera del Mezzogiorno. Che è la bandiera dell’Italia riunita.
ABBONATI AL QUOTIDIANO DEL SUD CLICCANDO QUI.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE